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27 novembre 2023

Moda: Stefano Ricci supera i 200 milioni (+40%) e investe nella logistica

L’azienda fiorentina di abbigliamento maschile di fascia alta cresce in tutti i mercati e apre nuove boutique. Le previsioni per il 2024.

Silvia Pieraccini

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Mongolia, collezione autunno-inverno 2024-2025 foto Chris Rainier, courtesy of Stefano Ricci

La soglia fatidica è superata: Stefano Ricci, marchio fiorentino di abbigliamento maschile di fascia alta, abituato a realizzare all’estero più del 90% del fatturato, si appresta a chiudere l’anno 2023 con oltre 200 milioni di euro di ricavi, un livello-record che supera le previsioni e segna una crescita vicina al 40% rispetto al 2022, ma anche rispetto al 2019 pre-Covid.

In crescita tutti i mercati

Il merito – come hanno spiegato, presentando al teatro di Fiesole (Firenze) la nuova collezione, Niccolò e Filippo Ricci, amministratore delegato e direttore creativo del marchio fondato dai genitori, Stefano e Claudia – è di tutti i mercati, dagli Usa all’Europa, dalla Cina (uno degli sbocchi più importanti, praticamente raddoppiata nel 2023) e Sudest asiatico alla Russia e repubbliche sovietiche, fino al Medio Oriente. Ma il risultato è legato soprattutto al cambio di passo fatto dall’azienda durante la pandemia, quando il crollo delle vendite (-40% nel 2020) ha messo di fronte a un bivio: “Noi in quel momento abbiamo deciso di aumentare la qualità e la produzione, e questa scelta ci ha premiato – ha spiegato Niccolò Ricci -. Duecento milioni di fatturato era un obiettivo che qualche anno fa guardavamo da lontano, e che ora raggiungiamo”. Una spinta è arrivata anche dalla sfilata-evento fatta a Luxor, al Tempio di Hatshepsut, nell’ottobre 2022, che è servita a dare visibilità al marchio da sempre fautore del made in Italy al 100%.

Filippo e Niccolò Ricci, direttore creativo e amministratore delegato dell’azienda Stefano Ricci, in mezzo a due Eagles hunter in Mongolia

Nel 2024 cautela e investimenti

Per il 2024 le previsioni, visto lo scenario internazionale e le crisi geopolitiche in atto, sono caute, anche se l’azienda che ha lo stabilimento alle Caldine (Fiesole) continuerà a investire, soprattutto nella logistica e nel retail. Sul primo fronte ha appena acquistato un magazzino da quattromila metri quadrati nella zona di Peretola, vicino all’aeroporto di Firenze, in cui sarà trasferita tutta la logistica. L’investimento è circa cinque milioni di euro. In questo modo nella sede aziendale si libererà spazio per accogliere la sartoria, che oggi è situata a Firenze. Sul fronte retail, invece, il brand prosegue nelle aperture dei negozi (che oggi danno il 60% del fatturato, mentre il 40% è nel wholesale), sia di proprietà che in licenza: il prossimo anno se ne aggiungeranno altri cinque-sei, tra cui Ho Chi Minh City, in Vietnam, e Houston, in Usa, che seguono il nuovo flagship store di Pechino e la boutique di Madrid.

Due look della nuova collezione autunno-inverno 2024-2025 di Stefano Ricci

La collezione ambientata in Mongolia

Sul fronte del prodotto, infine, con la nuova collezione autunno-inverno 2024-2025, che sarà al prossimo Pitti Uomo (9-12 gennaio 2024), Stefano Ricci accelera sul quite luxury, il lusso tranquillo e silenzioso, che punta sulla qualità più che sui loghi: via scritte e colori accesi, spazio alla sobrietà, ai tagli sartoriali e alle lavorazioni artigianali, ai tessuti e filati pregiati – cashmere, seta, vicuña – e ai colori neutri come il sabbia, il bianco, i marroni. Per ambientare la collezione Stefano Ricci ha scelto la Mongolia, terra del deserto del Gobi e delle fredde distese, della catena dell’Altai e della natura maestosa, ma anche terra degli Eagle hunters che tramandano la tradizione della falconeria, legandosi proprio al simbolo del brand fiorentino, l’aquila che troneggia anche fuori dalla stabilimento di Fiesole.

Un altro look della collezione autunno-inverno 2024-2025 di Stefano Ricci
Autore:

Silvia Pieraccini

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