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Impresa

21 ottobre 2022

Moda, Lem rafforza la leadership nei trattamenti galvanici

Al via la fusione infragruppo tra X-Platining e Lem che servirà a rafforzare le sinergie. Ricavi a 70 milioni e investimenti in vista.

Silvia Pieraccini

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Il gruppo chimico Lem di Bucine, nel Valdarno aretino, specializzato nei processi di finitura per gli accessori metallici di borse e scarpe (fibbie, catene, ganci, borchie), semplifica la struttura societaria per rafforzare le sinergie amministrative e organizzative e il ruolo di leader nei trattamenti galvanici nell’alta moda.

Il gruppo, che fa capo a Daniele Gualdani, ha deciso la fusione per incorporazione (che sarà operativa dal 1 gennaio 2023) di X-Platining in Lem srl, entrambe società controllate dalla capogruppo Lem Industries. A seguito della fusione Lem, nata nel 1974 e in costante crescita, raggiungerà 70 milioni di fatturato con 300 dipendenti, e opererà con due divisioni: Lem per la galvanica e X-22 per il Pvd Tecnology System, “processo e applicazione innovativa – afferma l’azienda – che la qualifica tra i pochi player del settore”. Un’altra azienda del gruppo si occupa di verniciatura.

Più flessibilità e più investimenti

“I mercati in questo momento premiano i gruppi che sanno rispondere con maggiore flessibilità, indipendenza e trasparenza alle esigenze dei brand – afferma il patron Daniele Gualdani – e considerano ormai irrinunciabile la sostenibilità, anche se c’è ancora molto da fare soprattutto col Sud produttivo del mondo”.

Il laboratorio Lem

Negli ultimi anni Lem (che non ha fermato l’attività neppure a seguito dell’incendio di uno stabilimento nell’aprile 2021) ha investito sia nell’area produttiva (con un impianto dedicato alla produzione nickel-free che ha una capacità tra le più grandi al mondo per il settore lusso) che nella ricerca e sviluppo, con la realizzazione di un laboratorio interno. In programma adesso c’è la realizzazione di un nuovo impianto galvanico. E non solo. “La concentrazione degli investimenti e la riorganizzazione delle risorse che deriveranno dalla fusione – afferma l’azienda – permetteranno un incremento della produttività e della qualità dei servizi offerti e quindi un significativo miglioramento dei risultati economici futuri”.

Autore:

Silvia Pieraccini

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