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28 marzo 2024

Estra raddoppia l’utile nel 2023, e la Multiutility avrà anche Gida

Confindustria Toscana Nord avvia il processo di cessione ad Alia della sua quota nella società di depurazione.

Leonardo Testai

Ricavi 2023 in netto calo rispetto al 2022 del boom dei prezzi del gas, ma risultato economico positivo pressoché raddoppiato per Estra, il cui Cda “ha registrato con soddisfazione la ripresa di un sentiero di crescita e di creazione di valore apprezzando al contempo i primi risultati concreti della strategia di aggregazione del progetto Multiutility”. E proprio il mosaico della Multiutility sta per essere arricchito da un nuovo tassello: il Consiglio generale di Confindustria Toscana Nord ha dato mandato al presidente Daniele Matteini di sottoscrivere un accordo di intenti con Alia Servizi Ambientali per la cessione delle quote (45,08%) di Gida.

Buoni risultati anche con gli interventi del Superbonus

Secondo il progetto di bilancio approvato dal Cda, Estra ha chiuso il 2023 con ricavi in diminuzione a 1,212 miliardi di euro (-31,8%), Ebitda a 142,9 milioni (+37%), Ebit di 69,6 milioni (+97%) e utile netto di 28,1 milioni (+99,3%). Una crescita dei margini che “è stata trainata – spiega l’azienda – soprattutto dai solidi risultati della Business Unit della Vendita gas ed energia elettrica e dell’attività di efficienza energetica per i numerosi interventi collegati al Superbonus 110%”.

Il patrimonio netto di Estra al 31 dicembre 2023 ammonta a 437,7 milioni (in crescita rispetto ai 423,2 milioni del 31 dicembre 2022), mentre il gruppo ha chiuso l’esercizio 2023 con un indebitamento finanziario netto di 447,3 milioni di euro (+95,5 milioni di euro rispetto a fine 2022), “principalmente a causa dell’assorbimento di cassa – sostiene l’azienda – generato dall’aumento del capitale circolante netto commerciale (cresciuto da 56,7 a 165,9 milioni di euro)”.

“Estra dà valore alla Multiutility”

“Estra riprende un trend di crescita al di là delle turbolenze nel mercato internazionale dell’energia”, commenta il presidente Francesco Macrì. “I risultati conseguiti – afferma l’amministratore delegato Nicola Ciolini – testimoniano la resilienza del gruppo nel contesto di mercato particolarmente complesso e attestano la validità delle scelte aziendali operate in termini di ampliamento e diversificazione del portafoglio lungo più linee di business”.

Soddisfazione anche da parte di Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility: “L’integrazione di Estra nel gruppo – ha dichiarato – ha apportato un valore significativo in termini di sinergie operative e riposizionamento delle nostre capacità nel settore energetico. E’ un risultato che dà un concreto segnale di fiducia ai nostri soci, ai Comuni e ai clienti, frutto di un serio e scrupoloso lavoro del nuovo management, che conferma le motivazioni strategiche alla base del progetto che ci ha portati a creare la nuova Multiutility dei servizi del settore ambiente, acqua ed energia”.

Per Gida operazione da oltre 6 milioni

Di Gida, la società pubblico-privata che gestisce il deputatore di Baciacavallo e l’impianto di trattamento liquami di Calice, Alia Multiutility già detiene l’8%. Confindustria Toscana Nord valuta 6,09 milioni di euro il corrispettivo delle azioni che passeranno di mano. “Assieme al Consorzio Progetto Acqua e con un particolare coinvolgimento della sezione Sistema moda abbiamo lavorato per giungere a un accordo che riteniamo soddisfacente”, ha affermato Matteini.

L’accordo prevede garanzie per le aziende in relazione all’ammontare della tariffa di depurazione sia nell’immediato (saldo dell’annualità 2023 e annualità 2024) sia per gli anni durante i quali si realizzerà il percorso di confluenza della depurazione centralizzata nel Sistema Idrico Integrato gestito da Publiacqua. Particolarmente sentito dalle aziende il capitolo investimenti: per depurazione e fognatura Alia si è impegnata per 30 milioni di euro nei prossimi 5 anni, nell’ambito dei 43 milioni complessivi previsti dall’Autorità Idrica Toscana per l’area pratese; ulteriori 18 milioni saranno investiti da Alia, sempre nei prossimi 5 anni, nello sviluppo ulteriore dell’acquedotto industriale. Il tutto, per raggiungere l’obiettivo’ zero water discharge’.

“La partecipazione dell’Unione Industriale Pratese, oggi Confindustria Toscana Nord – ha spiegato Matteini -, alla costituzione di Gida nel 1981 nasceva dalla volontà di rendere le imprese protagoniste della gestione di quello che già allora veniva sentito come un aspetto di primaria rilevanza per l’industria locale, tessile in particolare: la risorsa acqua, la sua depurazione e, con la successiva realizzazione dell’acquedotto industriale, il suo riuso. Col mutare degli scenari nel mondo dei servizi, si è ritenuto che quello stesso obiettivo di tutela degli interessi delle aziende possa essere perseguito più efficacemente inserendo Gida nel contesto della multiutility che si sta formando per iniziativa di Alia”.

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Leonardo Testai

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