In meno di 24 ore dall’accettazione della proposta, il tribunale di Arezzo ha accolto le richieste dei legali di Fimer, per il salvataggio dell’azienda degli inverter fotovoltaici, e dello stabilimento di Terranuova Bracciolini. Via libera dunque alla proposta del fondo Greybull, con la controllata McLaren Applied Technologies, e disposta l’archiviazione del procedimento aperto su segnalazione dei commissari giudiziali per la revoca del concordato, preludio a una dichiarazione di fallimento che con l’accordo è stata scongiurata.
Il primo effetto positivo della decisione del tribunale è la riapertura delle linee di credito dell’azienda: riapertura in virtù della quale potranno essere pagati gli stipendi ancora in sospeso, tramite bonifico. “Non posso che esprimere viva soddisfazione per il risultato raggiunto – ha commentato Stefano Ambrosini, legale di Fimer – dopo la nostra discussione in udienza. E’ un passo molto importante, che conferma la serietà di intenti della società e dei suoi interlocutori finanziari all’insegna della reciproca collaborazione. Parecchio lavoro, comunque, resta da fare nell’interesse della società e dei suoi creditori, a cominciare dai lavoratori”.
Il sindaco: “Continuiamo a sostenere i lavoratori”
Soddisfatto il sindaco di Terranuova Bracciolini, Sergio Chienni, che ha partecipato al presidio dei lavoratori presso il tribunale. “Al destino di questa azienda – ha affermato – è legato il presente e il futuro di 280 lavoratori e di tutto l’indotto. È la nostra gente e si è comportata sempre con onestà e grande dignità. Adesso c’è da mantenere alto il livello di attenzione perché nei prossimi mesi il percorso proceda nell’effettiva tutela delle persone coinvolte. Abbiamo assistito a troppe contraddizioni in questo anno e mezzo e per questo continueremo a presidiare e a sostenere i lavoratori”.