Nel primo trimestre 2022 l’export della Toscana cresce in valore dell’11,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma questo risultato brillante – che rileva dai dati Istat diffusi oggi, 10 giugno – in realtà relega la regione in fondo alla classifica delle performance (fa peggio solo l’Abruzzo +0,4%, oltre a Basilicata e Molise che hanno segni ‘meno’ per la contrazione delle esportazioni di auto), classifica guidata dalla Sicilia (+71,9% grazie ai prodotti petroliferi raffinati), Calabria (+56,6%) e Friuli Venezia Giulia (+51,3%), con Emilia Romagna +24%, Lombardia +23,6% e Piemonte +17,8%. La media dell’export italiano nel primo trimestre è +22,9%.
Bene l’industria della moda, male la farmaceutica
Tra i settori più rilevanti in Toscana, riprendono slancio oltreconfine gli articoli in pelle (+15%), l’abbigliamento (+15,2%) e il tessile (+41%), i gioielli (+29,4%), il marmo (+25,2%) e la carta (+49,7%), mentre arretra la farmaceutica (-6,8%) e si assestano i metalli di base (+4,4%). I dolori arrivano dai prodotti petroliferi raffinati (-89,3%, hanno influito anche sull’attività del porto di Livorno) e da autoveicoli (-11,3%) e meccanica (-12,7%). Ancora bene il vino (+17,9%) che ormai tallona i valori del Piemonte.
Silvia Pieraccini