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08 dicembre 2022

Terme di Montecatini, la Regione compra tre stabilimenti (16,4 milioni) per salvarle

Venerdì 9 dicembre sarà presentato il piano concordatario per cercare di evitare il fallimento. La scommessa del rilancio culturale.

Silvia Pieraccini

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le Terme Tettuccio, tempio dell'architettura liberty, acquistate dalla Regione Toscana

La Regione Toscana tenta il salvataggio in extremis della società Terme di Montecatini spa (il cui capitale è in mano per il 66% alla stessa Regione e per il 33% al Comune di Montecatini), affondata da debiti per 38 milioni di euro. La Giunta regionale ha deliberato oggi, 7 dicembre, l’acquisto di tre stabilimenti termali nel portafoglio immobiliare della società pubblica – il tempio dell’architettura Liberty ‘Tettuccio’, le vicine Terme ‘Regina’ e le Terme ‘Excelsior’ – per un importo totale di 16,4 milioni di euro.

L’operazione, unita a quelle del Comune di Montecatini (che ha varato l’acquisto delle Terme Torretta, per due milioni di euro) e della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia (che si è impegnata ad acquistare un altro immobile per 1,8 milioni di euro), consentirà di depositare al Tribunale fallimentare di Pistoia, venerdì 9 dicembre (ultimo giorno utile), il piano per essere ammessi al concordato evitando il fallimento della società.

Il piano concordatario all’esame del Tribunale

Il piano prevederà anche l’affidamento della gestione delle Terme Redi (dotate di reparto di fango-balneoterapia) alla Croce Rossa regionale, attraverso l’affitto di ramo d’azienda. In questo modo, secondo l’assessore regionale alle Partecipazioni Stefano Ciuoffo, si coprirebbe circa la metà dei 38 milioni di euro di debiti della società, di cui 27 milioni in capo alle banche che nei mesi scorsi avevano presentato istanza di fallimento.

L’eventuale via libera al concordato sarebbe il primo passo per sbrogliare una matassa ingarbugliata, che conterà ancora 25 immobili da vendere (dalle Terme Leopoldine alle Terme La Salute fino al complesso delle Panteraie, valutati nel complesso una ventina di milioni) e la necessità di gestire le restanti attività termali. La Regione pensa di utilizzare gli immobili acquisiti per attività espositive e culturali: mostre, concerti e spettacoli alle Terme Tettuccio (che manterranno anche le attività di cura idropinica), sede della collezione Alinari (che non andrà più a Villa Fabbricotti a Firenze) con i suoi cinque milioni di fotografie, e di altri archivi fotografici, alle Terme Excelsior.

L’idea regionale di creare un’offerta culturale di qualità

“Montecatini è la seconda città toscana per presenze turistiche – afferma l’assessore Ciuoffo – è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco e deve avere un’offerta culturale di livello che oggi non c’è. Questo è il primo passo, L’Excelsior, in pieno centro, diventerà uno spazio di qualità”. E all’accusa di investire (tanti) soldi in un settore come quello termale che la Regione si era impegnata a dismettere, Ciuoffo risponde: “Non mettiamo soldi nelle Terme, compriamo immobili da una procedura di concordato per finalità terze rispetto alla società”.

Intanto spunta un emendamento al decreto legge Aiuti-4 che prevede 12 milioni di euro (due nel 2022, 10 nel 2023) per gestire la crisi delle Terme di Montecatini, contrastare la crisi energetica e garantire l’operatività dei servizi.

Autore:

Silvia Pieraccini

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