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03 aprile 2023

Superbonus, UniCredit riparte con la cessione dei crediti

L’istituto riapre a imprese, artigiani e professionisti a fronte di sconto in fattura per spese sostenute nel 2022.

Dopo le ultime modifiche introdotte alla Camera per il Dl Superbonus, e dopo il blocco alla cessione dei crediti voluto dal governo a febbraio, UniCredit adesso sblocca e riapre il mercato della cessione dei crediti collegati al superbonus 110% e agli altri bonus edilizi, a supporto di imprese, artigiani e professionisti che abbiano maturato i crediti a fronte di sconto in fattura per spese sostenute nel 2022.

L’ammontare complessivo del credito per singola pratica deve essere superiore a 10mila e inferiore ai 600mila euro, e la pratica deve essere in possesso di tutta la documentazione richiesta nel corso dell’istruttoria, con asseverazioni, attestazioni e visto di conformità per tutte le tipologie di intervento, oltre che il codice univoco. La banca prevede nuovi prezzi di acquisto in linea con il mercato. L’acquisto dei crediti viene effettuato da Ebs Finance, società di cartolarizzazione appartenente al gruppo UniCredit, che successivamente li cederà a clienti terzi.

“Queste persone e queste imprese – afferma Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit – sono il cuore delle comunità che siamo impegnati a supportare, ed è giusto farlo in ogni modo possibile, sia attraverso la tradizionale funzione di banca sia, nei momenti di difficoltà, andando oltre per aiutarli ad avere successo. In questo caso, l’iniziativa aiuterà imprese, professionisti e artigiani a liberare spazio fiscale e ottenere liquidità, un elemento importante per tornare alla migliore capacità operativa e commerciale”.

I chiarimenti del Mef

Il Mef nei giorni scorsi ha comunicato che, in virtù di un emendamento al Dl, ci sono sei mesi in più per completare i lavori del Superbonus 110% sulle unità unifamiliari. Il nuovo termine è passato, infatti, dal 31 marzo al 30 settembre 2023, sempre a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Un ulteriore emendamento al medesimo Dl stabilisce, inoltre, che, con riferimento alla comunicazione per la prima cessione del credito per i bonus edilizi (spese sostenute nel 2022 e rate residue delle spese 2020 e 2021), il cui termine di trasmissione all’Agenzia delle entrate è il 31 marzo 2023, è possibile avvalersi dell’istituto della remissione in bonis anche se l’accordo di cessione a favore di banche e intermediari finanziari è concluso dopo il 31 marzo 2023.

“Stiamo costruendo un percorso di fuoriuscita dalla stagione dei bonus a pioggia – ha affermato Erica Mazzetti, deputata pratese di Forza Italia -, con interventi distensivi, mirati e normalizzanti, tra cui: la proroga al 30 settembre 2023 per le unifamiliari, lo spostamento del termine di invio comunicazione all’Agenzia delle Entrate al novembre 2023 nonché proroga della cessione dei crediti per edifici ex Iacp, terzo settore, lavori con Sismabonus; bene, inoltre, che le banche e le assicurazioni possano utilizzare i crediti fiscali del 2022 per acquistare Btp e bene che sia banche sia privati possano compensare i crediti in 10 anni anziché in soli 4”.

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