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Industria

29 settembre 2022

Solvay guarda al territorio, intesa col Comune di Rosignano

Un protocollo d’intesa per la sostenibilità, e una maggiore apertura al dialogo con gli stakeholder locali.

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Riduzione dei solidi sospesi e delle emissioni di Co2; risparmio di acqua; salvaguardia del territorio e della sua biodiversità: gli obiettivi di Solvay per lo stabilimento di Rosignano – in linea con il rinnovo dell’autorizzazione Ippc del gennaio 2022, ma accolti con qualche perplessità dagli ambientalisti – ora sono l’oggetto di un protocollo d’intesa firmato con il Comune di Rosignano Marittimo. Un protocollo che, sostengono i firmatari, va nella direzione dell’integrazione e del rapporto con il territorio, piattaforma di collaborazione per facilitare un dialogo permanente con gli stakeholder locali e visite regolari agli impianti.

“Per noi Rosignano è un sito molto importante – ha affermato Philippe Kehren, presidente della Business Unit Soda Ash di Solvay -. E’ l’unico sito dove produciamo soda e bicarbonato in Italia. Abbiamo investito molto su questo sito negli ultimi anni, in particolare per implementare sistemi di cogenerazione, per riciclare la CO2, per riutilizzare l’acqua, per valorizzare i sottoprodotti. Quindi per noi è molto importante proseguire con questa spinta, far vedere che vogliamo essere integrati ancora meglio con le comunità locali, e questo protocollo ci supporterà”.

La riduzione degli scarichi a mare “avrà un impatto sull’effetto-bianco” delle spiagge di Rosignano, ha spiegato il direttore dello stabilimento di Rosignano della Solvay Nicolas Dugenetay. “Ci sarà un lavoro sulle spiagge bianche, sulle quali inizieremo un percorso già lanciato dal sindaco con la giunta comunale per lavorare sul miglioramento estetico complessivo. Si reinventano”.

“Risparmiare energia e riciclare per essere competitivi”

La volontà di Solvay di puntare sullo storico stabilimento toscano – con oltre 100 anni di storia – viene confermata dal colosso belga nel momento in cui il boom dei costi dell’energia “è una delle sfide più grandi in questo momento, ancor di più perché sta impattando quasi esclusivamente sull’Europa, e non sulle altre aree”, ha affermato Philippe Kehren, presidente della divisione Soda Ash & Derivatives di Solvay. “Siamo in un mercato globale – ha proseguito -, e siamo in competizione con alcuni player di settore che non subiscono gli stessi impatti negativi che abbiamo noi, perché non devono far fronte agli stessi prezzi, in particolare sul gas naturale”.

Per questo, ha sottolineato Kehren, “ci concentriamo su quello che dobbiamo fare: risparmiare energia per quanto possibile, continuare a migliorare il rendimento dei nostri processi produttivi per consumare meno, riciclare e valorizzare di più. Così facendo saremo sempre più competitivi. Tuttavia, è vero che dobbiamo far fronte a questa situazione che crea una grande distorsione”. Secondo Kehren, comunque “finché avremo una domanda vitale, saremo capaci di preservare i nostri margini, e questo è assolutamente necessario perché dobbiamo investire molto denaro. La transizione energetica richiede molto capitale, e per essere in grado di investirlo dobbiamo avere un ritorno, dunque un minimo margine”.

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