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28 marzo 2022

Sofidel progetta la cartiera (svedese) a syngas

La multinazionale lucchese della carta sperimenta una tecnologia basata sulla gassificazione di scarti legnosi “locali”.

Silvia Pieraccini

Entro il 2023 una delle macchine da cartiera dello stabilimento Sofidel a Kisa, in Svezia, sarà alimentata da bio-syngas, un gas di sintesi prodotto attraverso una tecnologia innovativa che – secondo quanto annunciato dall’Università di Pisa, che ha collaborato alla messa a punto con il gruppo Andritz e Meva Energy – garantirà, per la prima volta in Europa, “zero emissioni”.

L’impianto di bio-syngas è stato presentato dal dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa al Tissue World di Miami, uno dei più importanti eventi mondiali dell’industria della carta. “A pieno regime – afferma l’Università – l’impianto permetterà la riduzione di 8.500 tonnellate di emissioni di anidride carbonica all’anno”.

Stop alle fonti fossili entro due anni

Sofidel, multinazionale lucchese delle famiglie Lazzareschi e Stefani leader europea nella carta igienica, fazzoletti e tovaglioli, ha siglato infatti un accordo decennale con la compagnia svedese Meva Energy per la realizzazione di un impianto di generazione di bio-syngas, in grado di fornire energia rinnovabile da utilizzare nella propria fabbrica svedese, sostituendo le fonti fossili entro due anni. 

“La produzione di carta tissue è estremamente energivora, con un impatto di circa 0.6 kg equivalenti di Co2 per kg di carta prodotta – spiega Chiara Galletti, docente di Impianti chimici al dipartimento universitario pisano -. La lotta al riscaldamento globale passerà quindi attraverso una produzione di energia per l’industria a impatto zero, che rinunci al fossile in favore di fonti rinnovabili, mantenendo però le medesime prestazioni, requisito fino ad ora molto difficile da soddisfare”.

Gassificazione di scarti legnosi prodotti in Svezia

Nel nuovo impianto di Sofidel – spiega un comunicato dell’Università – si è riusciti a mettere a punto una tecnologia a impatto zero che garantisce la stessa resa energetica di un impianto a combustibili fossili. “La cartiera verrà alimentata grazie al syngas realizzato da gassificazione di scarti legnosi prodotti in loco – si spiega – e quindi neutri dal punto di vista del bilancio del carbonio”.

“Sofidel è impegnata a ridurre al minimo l’impatto sul capitale naturale – dice Luigi Lazzareschi, amministratore delegato del Gruppo Sofidel – e lavora per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, puntando sempre più sull’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili. L’accordo di fornitura di gas rinnovabile firmato con Meva Energy contribuirà al raggiungimento dei nostri obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030″.

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Silvia Pieraccini

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