«I risultati del trimestre mostrano un’importante crescita del fatturato e dell’Ebitda, in misura superiore rispetto al settore». Così Massimo Mauri, amministratore delegato di Seco, accoglie la trimestrale dell’azienda aretina, attiva nei settori dell’innovazione tecnologica e delle soluzioni IoT, partecipata dal Fondo italiano tecnologia e crescita e quotata in Borsa dalla primavera scorsa. Seco accelera nel terzo trimestre dell’anno, ottenendo ricavi e proventi operativi per 25,5 milioni di euro (+33,3% sul 2020), con un incremento anche per l’Ebitda adjusted (-79,2%).
Con questa accelerazione, nei primi nove mesi del 2021 i ricavi crescono del 19,8%, l’Ebidta passa da 8,9 milioni a 12,1 milioni, l’Ebit da 6 milioni a 7,1 milioni, e l’utile netto da 4,3 milioni a 5,3 milioni. La posizione finanziaria netta, in virtù della liquidità conseguita con la quotazione in Borsa, passa da un debito di 17,8 milioni (fine 2020) a un dato positivo per 65,7 milioni. Sulla base dei livelli di ordinato osservati alla fine di ottobre 2021, la società prevede un quarto trimestre con ricavi e proventi operativi per oltre 45 milioni (+104%). Un dato, questo, frutto per circa tre quarti di crescita organica, a cui saranno sommati i ricavi derivanti dal consolidamento di Garz & Fricke.
Obiettivo 114 milioni di ricavi a fine 2021
L’obiettivo di Seco è ora quello di raggiungere quota 114 milioni di euro di ricavi per la fine dell’anno, contro i 76,1 milioni del 2020 e i 66,5 milioni del 2019. «Abbiamo ancora un enorme potenziale inespresso e siamo perfettamente posizionati per diventare un leader a livello globale», sottolinea Mauri, spiegando che «siamo molto entusiasti dell’andamento di Clea, di cui stiamo iniziando a riscontrare i primi casi di applicazioni di successo da parte dei nostri clienti. Stiamo ricevendo ottimi feedback dai nostri stakeholders riguardo l’operazione con Garz & Fricke, del cui processo di integrazione in Seco sono molto contento».