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Innovazione

31 maggio 2023

Rigassificatori: Livorno aumenta la capacità, Piombino pronto all’avvio

Con i due impianti potranno essere rigassificati 10 miliardi di mc all’anno. Al via a Livorno il servizio di bettoline che portano gas liquido.

Silvia Pieraccini

Il rigassificatore offshore Olt al largo di Livorno

La nave rigassificatrice Golar Tundra, ancorata dal marzo scorso nel porto di Piombino, ha completato “con successo” i test e il collaudo in vista dell’entrata in funzione dell’impianto, e ora aspetta solo il certificato sulla sicurezza che dovrà essere rilasciato dal Comitato tecnico regionale per avviare l’attività commerciale: trasformerà il gas immagazzinato nei serbatoi dallo stato liquido, in cui è stato trasportato, a quello gassoso, per essere immesso nella rete nazionale del metano e essere utilizzato. L’annuncio della conclusione dei test è stato fatto da Snam, proprietaria della nave – acquistata su indicazione del Governo Draghi per far fronte al calo delle forniture dalla Russia – e operatore che rigassificherà il combustibile comprato nel mondo da Eni, Enel e Edison.

Dieci miliardi di metri cubi di gas all’anno nei due impianti toscani

La capacità di rigassificazione annuale della Golar Tundra (che resterà a Piombino fino al 2026, per poi essere collocata offshore in una località che Snam dovrà indicare entro il 26 giugno prossimo) è di cinque miliardi di metri cubi, esattamente la stessa che ora avrà l’altro rigassificatore posizionato da dieci anni in Toscana, al largo della costa di Livorno, che si chiama Olt Offshore (proprietà Snam e Igneo Infrastructure Partners), e che ha appena ottenuto il via libera all’aumento da 3,75 milioni di metri cubi a 5 milioni. Il decreto del ministero dell’Ambiente di concerto con quello delle Infrastrutture e d’intesa con la Regione Toscana è del 26 maggio 2023 e prevede anche che l’impianto possa ricevere fino a 122 bettoline all’anno per svolgere l’innovativo servizio ‘small scale Lng’: piccole navi metaniere potranno caricare il gas liquido direttamente al terminale, per rifornire le navi a gnl o per consegnarlo ai depositi costieri. Per questo servizio, che secondo Olt “sarà operativo a breve”, è stato necessario un adeguamento impiantistico.

Nessuna modifica all’impianto per aumentare la capacità

“L’incremento della capacità di rigassificazione del terminale Olt – afferma un comunicato – rientra nella più ampia strategia nazionale legata all’emergenza energetica europea che ha caratterizzato il 2022 e in linea con quanto sancito dal RepowerEu”. L’aumento di capacità non comporta modifiche impiantistiche, ma un maggiore utilizzo dell’impianto esistente con incremento dei quantitativi di gas liquido scaricati e rigassificati. La capacità di rigassificazione aggiuntiva sarà disponibile a partire dal prossimo anno termico e sarà assegnata secondo le modalità previste dal codice di rigassificazione di Olt.

A quasi 10 anni dall’avvio dell’operatività del terminale – ha dichiarato Giovanni Giorgi, amministratore delegato di Olt Offshore Lng Toscana – possiamo iniziare un nuovo capitolo della nostra storia. Grazie all’aumento della capacità di rigassificazione autorizzata e all’incremento del numero di accosti delle bettoline, nell’ambito del nuovo servizio di small scale Lng, il rigassificatore potrà accrescere il proprio contributo alla diversificazione e alla sicurezza degli approvvigionamenti”.

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Silvia Pieraccini

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