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08 marzo 2023

Rigassificatore di Piombino, il Tar del Lazio rinvia tutto a luglio

Dopo il no alla sospensiva di dicembre, il rinvio apre la strada alla collocazione in porto della nave Golar Tundra di Snam.

Leonardo Testai

Un nulla di fatto che può aprire la strada alla collocazione nel porto di Piombino della nave Golar Tundra, il rigassificatore di Snam che sta già navigando verso la Toscana nella sua nuova livrea – con arrivo in porto previsto originariamente per la metà di marzo, ma slittato ad aprile -, e che secondo gli auspici del governo dovrebbe essere attivo in maggio: il Tar del Lazio ha rinviato al 5 luglio l’udienza sul ricorso del Comune di Piombino contro l’ordinanza commissariale che ha portato al rilascio dell’autorizzazione.

Snam fa dunque sapere che le attività per la messa in esercizio della nave proseguono come da cronoprogramma. “Procediamo nei lavori, perché non siamo interrotti da nessuno”, ha commentato a sua volta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Snam e Comune, due ricostruzioni diverse

Secondo quanto emerso oggi a caldo, all’origine del rinvio della discussione, che arriva dopo il no alla sospensiva chiesta dal Comune, ci sarebbero due motivazioni specifiche e tecniche: da una parte, il fatto che non c’erano i termini a difesa previsti dalla legge rispetto al secondo dei motivi aggiunti al ricorso presentati; dall’altra, il fatto che il Comune ricorrente ha rappresentato la necessità di impugnare il decreto di rilascio dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), decreto che però deve essere ancora adottato.

Diversa la ricostruzione del Comune. “Oggi il Tar è stato costretto a disporre questo rinvio – ha dichiarato il sindaco Francesco Ferrari – in quanto tuttora Snam non ha presentato la relazione definitiva sulla sicurezza dell’impianto. Questi documenti sono indispensabili, sono la chiave di volta per consentire al Tribunale di prendere una decisione in merito al progetto. Le centinaia di pagine di ricorso e di relazioni tecniche che abbiamo elaborato puntano il dito proprio sull’assenza di garanzie per la tutela di un’intera comunità: con questo rinvio il Tar certifica che le nostre argomentazioni non meritavano di essere respinte ma semmai approfondite”.

Se il Comune di Piombino attribuisce dunque il rinvio dell’udienza al 5 luglio alla “assenza di sostanziale documentazione legata alla sicurezza che Snam non ha ancora prodotto”, la società risponde che il rinvio è stato disposto per il mancato rispetto dei termini minimi a difesa stabiliti dal codice del processo amministrativo, dal momento che la notifica del secondo atto di motivi aggiunti proposto dal comune di Piombino contro il verbale dell’Aia del 19 gennaio scorso, fa sapere Snam, è stata effettuata soltanto il 14 febbraio.

Finora nulla di fatto sul memorandum

Al netto delle decisioni che verranno assunte dalla giustizia amministrativa, il rigassificatore rimarrà nel porto di Piombino per tre anni: a fronte del muro contro muro fra il Comune, fortemente contrario all’opera, e le istituzioni nazionali e regionali, non è stato fin qui concretamente recepito il cosiddetto ‘memorandum Piombino’, contenente una serie di compensazioni per il territorio dal punto di vista ambientale, energetico, infrastrutturale.

Il 24 marzo scade il termine entro il quale Snam dovrà indicare il luogo scelto per posizionare la Golar Tundra offshore. “So che Snam sta lavorando anche a soluzioni, anzi, si sta indirizzando su soluzioni che dopo tre anni di attività nel porto di Piombino (Livorno), portino la piattaforma offshore sull’Adriatico”, ha affermato Giani, commissario governativo per la realizzazione del rigassificatore, secondo cui Snam sta lavorando a soluzioni sull’Adriatico “per preservare il carico di dialettica che si è accumulato sul rigassificatore nel porto di Piombino”, ossia evitare ulteriori polemiche su un’opera invisa al territorio.

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Leonardo Testai

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