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19 settembre 2022

Rigassificatore di Piombino, avanti con l’iter per la nave

Iniziata la Conferenza dei servizi, e definita la sua tabella di marcia. Il sindaco Ferrari valuta il ricorso contro l’opera.

Leonardo Testai

Nessuna sostanziale novità dalla prima riunione della Conferenza dei servizi chiamata a esprimersi sul progetto del rigassificatore di Piombino: 36 i soggetti convocati al tavolo presso la presidenza della Regione Toscana, nessuna chiusura netta all’opera se non dal Comune di Piombino, che valuta anche lo strumento del ricorso contro l’installazione della nave Golar Tundra di Snam in porto per tre anni, fortemente voluto dal governo.

“Gli enti hanno formulato le proprie proposte o osservazioni, abbiamo dato tempo a Snam per rispondere”, ha affermato il commissario straordinario per l’opera Eugenio Giani, secondo cui al tavolo “abbiamo visto uno spirito da parte dei vari enti, nel dibattito, molto positivo, costruttivo”. Al tavolo sono stati approfonditi i problemi ambientali, quelli legati alla sicurezza, e anche le questioni legate al paesaggio – compreso il colore della nave, su input della Sovrintendenza.

Snam, ha spiegato Giani, “ci ha presentato il prospetto definitivo affermando che nell’arco della realizzazione dell’impianto sicuramente vi sarà la necessità di 336 lavoratori effettivi che possono salire a circa 460 nei momenti di maggior impegno sulla banchina e per la realizzazione”. Sul memorandum relativo a bonifiche e infrastrutture, ha affermato, “io predisporrò tutti i dettagli e metterò il documento nell’intesa Stato-Regione. E nell’autorizzazione, se non si è ancora insediato il nuovo Governo, allegherò il testo dell’intesa”.

Tabella di marcia definita: di nuovo al tavolo il 7 ottobre

Il commissario (e presidente della Regione) ha poi spiegato che l’aggiornamento della conferenza dei servizi è fissato per il 7 ottobre. “Contemporaneamente – ha spiegato – tutti gli enti di competenza statale si riuniranno a Roma per esprimere un parere unico dello Stato il 13 ottobre. Io riconvoco la conferenza dei servizi il 21 ottobre per arrivare al parere definitivo di autorizzazione o meno, se non ci fossero le condizioni, nei termini di legge, cioè il 27 ottobre”. Entro il 27, inoltre, Snam dovrà indicare la destinazione offshore del rigassificatore una volta finiti i tre anni di permanenza a Piombino: in caso contrario, Giani ha annunciato che concederà “un’autorizzazione sottoposta al fatto che entro un mese ci dia gli elementi del progetto per la destinazione offshore”.

Unico ente al tavolo apertamente contrario al rigassificatore, come detto, è stato il Comune di Piombino. “Riteniamo che nella documentazione di Snam ci siano grandi mancanze e contraddizioni, riteniamo sia totalmente inattendibile”, accusa il sindaco Francesco Ferrari. “Sono abituato a guardare i provvedimenti, analizzarli insieme ai legali, ai consulenti tecnici e valutare anche l’eventualità di ricorsi all’autorità giudiziaria. Valuteremo, è possibile, è un’ipotesi che non scartiamo, è verosimile, ma intanto guardiamo se questo procedimento amministrativo finisce con un okay perché chi mette quell’okay si assume grande responsabilità”.

Una nave rigassificatrice da quasi 300 metri

Lunga 295 metri e larga 43, la Golar Tundra sarà ormeggiata lungo la banchina Est lasciando 60 metri tra la poppa della nave e la banchina Nord, in maniera da consentire l’evoluzione dei rimorchiatori durante le manovre di accosto e partenza delle navi spola. Sulla banchina saranno realizzate strutture di supporto alla nave per la sicurezza, con sensori per rilevare fughe di gas e presenza di fiamme, un deposito di acqua, e generatori di emergenza. Il gas sarà trasferito in una nuova condotta di quasi 9 chilometri che collegherà il porto al punto di attacco alla rete nazionale del gas, situato in località Vignarca.

La nave sarà rifornita a intervalli regolari (fra i cinque e i sette giorni) da navi metaniere di taglia variabile, e sarà in grado di rifornire a sua volta metaniere di taglia piccola e media, operazioni che dureranno ogni volta un paio di ore. La nave è dotata di quattro serbatoi di stoccaggio di gas liquefatto, che disposti nella parte centrale dello scafo; l’impianto di rigassificazione è a prua; le sistemazioni per gli alloggi dell’equipaggio, per la sala di controllo centralizzata e per i macchinari di servizio sono a poppa.

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Leonardo Testai

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