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31 marzo 2022

Rigassificatore a Piombino, primi passi di Snam

Si rafforza l’ipotesi di installazione: al via la fase preliminare con le verifiche dei tecnici con l’Autorità portuale.

Leonardo Testai

Comincia a prendere quota l’ipotesi di collocare al largo della costa di Piombino un nuovo rigassificatore: l’incontro fra il sindaco Francesco Ferrari e i tecnici della Snam – l’azienda ha avuto mandato dal ministro Roberto Cingolani di reperire due navi da rigassificazione – è stato interlocutorio, ma nei prossimi giorni inizieranno le verifiche di fattibilità, con la collaborazione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale. All’incontro di oggi a Piombino, non a caso, ha partecipato anche il presidente dell’Autorità Luciano Guerrieri, così come il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

I nodi della fattibilità al vaglio dei tecnici

Fra gli aspetti che i tecnici Snam saranno chiamati a valutare, per stabilire se l’operazione sia fattibile o meno (e in che modalità), ci sono senz’altro la profondità del fondale del porto (di 20 metri circa) e soprattutto le modalità di immissione del gas nella rete, ma anche la compatibilità dell’installazione del rigassificatore con l’attività ordinaria del porto di Piombino, con le attività di itticoltura condotte nell’area, e con le attività turistiche.

Se le verifiche daranno esito positivo, Piombino potrebbe essere scelta come location sul mar Tirreno – per l’Adriatico le indiscrezioni puntano invece su Ravenna, con Taranto e Porto Empedocle come ipotesi di rincalzo – per l’installazione di uno dei due rigassificatori voluti fortemente dal Governo, con l’obiettivo di alleviare la dipendenza dalle forniture di gas dalla Russia. Una questione delicata, anche alla luce del decreto del presidente russo Vladimir Putin che impone dal 1 aprile il pagamento in rubli delle forniture di gas, pena l’interruzione dei contratti, salvo alcuni casi che saranno individuati dalla commissione governativa che vigila sugli investimenti stranieri.

“Chiediamo garanzie al ministro Cingolani”

Le istituzioni locali hanno dato una disponibilità di massima per il progetto, legata non a eventuali facilitazioni per le forniture di gas, ma alla risoluzione di partite annose per lo sviluppo di Piombino. Si tratta del rilancio del polo siderurgico, che negli anni Cevital e Jsw non hanno saputo implementare, e delle bonifiche del Sin.

“Una volta valutato il progetto – ha dichiarato Ferrari – meritevole e non controproducente per la diversificazione economica che la città con fatica sta creando, chiederemo un incontro con il ministro Cingolani per ottenere tutte le rassicurazioni necessarie. Fin dal primo giorno abbiamo detto che Piombino è pronta a fare la propria parte, come ha sempre fatto, anche in questo periodo di preoccupante crisi internazionale. Ma proprio perché di sacrifici a questa città sono stati chiesti molti, nei decenni, oggi più che mai avremo bisogno di garanzie”.

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Leonardo Testai

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