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Territorio

08 aprile 2022

Piombino, Giani dice sì (fra le polemiche) al rigassificatore

“Siamo costruttivi, approfondiamo nel merito”, afferma il governatore, mentre l’Autorità Portuale esprime perplessità.

Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e il presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri fanno fronte comune – con accenti diversi – contro l’ipotesi di rigassificatore al porto nei termini posti dal ministro Roberto Cingolani, ma il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani si smarca e vede nel progetto del Ministero e di Snam un’opportunità da cavalcare. In cambio, il governatore chiede impegni precisi sulle bonifiche, sulle infrastrutture, e sul rilancio della siderurgia, anche “con una compartecipazione” pubblica “per il forno elettrico” previsto nei progetti per le acciaierie ex-Lucchini.

“Snam aveva già spiegato il progetto una settimana fa”

“Io ritengo che il rigassificatore possa essere anche un’opportunità e quindi, visto che Piombino ha vissuto in questi anni un oggettivo declino, con il declino delle Acciaierie, io avrei delle espressioni più costruttive rispetto a quelle che ho avvertito sul territorio, in particolar modo dal sindaco”, ha attaccato Giani. “Snam è venuta a Piombino – ha proseguito -, e le cose che ha detto Cingolani le ha dette una settimana fa alla presenza del sindaco, del presidente dell’Autorità Portuale e del sottoscritto. Più che fare affermazioni che magari accontentano qualche comitato del no, mi metterei più sul tavolo a ragionare e capire qual è il punto del porto. Ad esempio mi ricordo che la nave della Costa che per problemi di pandemia fu ospitata per un mese e mezzo a Piombino fu collocata in una posizione in cui non dava fastidio”.

L’appello ad “approfondire nel merito” rivolto dal governatore rappresenta un assist al progetto del Ministero, criticato – sia pur con toni lievemente più sfumati rispetto al sindaco Ferrari – anche da Guerrieri. “Non è accettabile quello che ha detto il ministro, non ci sono accordi preliminari, ma una disponibilità a discutere con condizioni”, ha dichiarato al Tirreno. “Abbiamo chiesto che l’eventuale installazione non vada a pregiudicare il faticoso percorso di rilancio portuale e industriale di diversificazione”, ha aggiunto, auspicando che il governo “corregga il tiro” sulla questione “e si dimostri disponibile”.

Democratici divisi: il deputato Sani attacca

Ma la linea di Giani non sembra condivisa da tutti neanche all’interno del suo partito, il Pd. “La posizione del ministro Cingolani sulla presenza, per almeno due anni, del rigassificatore galleggiante nel porto di Piombino, per come è stata posta, non è sostenibile e rischierebbe di aggravare la crisi economica ed occupazionale locale, bloccando ogni tentativo di rilancio”, accusa il deputato Luca Sani, secondo cui bisogna “evitare che vengano compromessi settori vitali per l’economia locale come la funzione turistica del porto di Piombino. La città sta già pagando ritardi su interventi promessi, mai attuati e non più rinviabili: a cominciare dalla infrastrutturazione del territorio, dalle bonifiche e dall’annosa questione del polo siderurgico, su cui la mancanza di una strategia tesa al rilancio da parte del ministro Giorgetti non è più tollerabile”.

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