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04 aprile 2023

Non solo porcellana, Ginori si allarga a lampade, arredi e tessuti

La maison di Sesto Fiorentino, che fa capo al gruppo francese Kering, amplia l’offerta per aumentare clienti e mercati. La sfida del rilancio.

Silvia Pieraccini

Il pouf Dulcis, una delle creazioni della nuova Home Collection Ginori

Finora Ginori 1735 aveva collaborato alla collezione ‘home’ di Gucci (il marchio che fa parte del suo stesso gruppo del lusso, il francese Kering), ma non aveva mai avuto una propria linea dedicata alla casa. In occasione della prossima Milano Design Week (17-23 aprile) lo storico marchio fiorentino di porcellane presenterà la home collection Domus, ampliando così la propria offerta con lampade, arredi e tessuti – realizzati in collaborazione con due partner di prestigio come Barovier&Toso (per le lampade) e Rubelli (per i tessuti) – e anche con cristalli e posate.

Strategia di evoluzione del marchio

La collezione è 100% made in Italy, ha richiesto più di tre anni di studio in collaborazione col designer Luca Nichetto, e ora apre nuovi scenari per la manifattura di Sesto Fiorentino, eccellenza italiana nella porcellana, che avvia così – afferma un comunicato – una strategia di evoluzione del marchio per “esprimere ancora più pienamente le proprie potenzialità, mantenendo al tempo stesso intatta la forte identità”. Le creazioni -lounge chair, armchair e pouf, cabinet, coffe table, lampade da tavolo, lampada da terra, tessuti jacquard, cristalli – nascono per offrire al mercato “una chiave interpretativa più completa dello stile Ginori 1735” e per avvicinare le nuove generazioni offrendo loro un nuovo concetto di lusso nella vita quotidiana. Tre i pilastri: design contemporaneo, alta manifattura italiana e materiali di qualità.

Alla ricerca di nuovi mercati e nuovi clienti

“Domus è espressione della continua capacità di evoluzione di Ginori 1735 – afferma il presidente e amministratore delegato Alain Prost – che si pone l’obiettivo di continuare ad esplorare il proprio mondo e quelli vicini, anche sperimentando nuove sfide, con la volontà di dialogare sempre con nuovi mercati e nuovi clienti”. I nuovi mercati e i nuovi clienti sono quelli a cui punta il marchio per centrare il definitivo rilancio: nel 2021 il fatturato consolidato è arrivato vicino ai 24 milioni, ma il bilancio, a dieci anni dall’acquisizione all’asta del marchio e dello stabilimento, è ancora in rosso. La partenza, nelle settimane scorse, dei nuovi forni per la cottura della porcellana, che permetteranno un taglio del 62% dei consumi di energia e del 57% delle emissioni di Co2 rispetto ai precedenti, aiuterà a ridurre i costi di Ginori 1735 e a migliorare i conti.

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Silvia Pieraccini

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