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25 maggio 2022

Sostenibilità, il Nobile di Montepulciano ora è certificato

E’ la prima denominazione italiana ad aver ricevuto il marchio Equalitas, studiato espressamente per il settore vitivinicolo.

Il Vino Nobile di Montepulciano è la prima denominazione italiana ad aver ricevuto il marchio di certificazione di sostenibilità secondo lo standard Equalitas, studiato espressamente per il settore vitivinicolo. Il protocollo implica il rispetto di un numero elevato di requisiti ambientali, come la misurazione dell’impronta carbonica e dell’impronta idrica, e socio economici, come la verifica del rispetto delle libertà sindacali e delle pari opportunità. Inoltre, Equalitas prevede anche il raggiungimento di obiettivi progressivi e la stesura di un bilancio di sostenibilità nel quale presentare e comunicare i risultati ottenuti.

“L’obiettivo che ci siamo posti fin dall’inizio del percorso lo abbiamo ritenuto da subito strategico – dichiara Andrea Rossi, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano -, poiché per raggiungerlo abbiamo favorito un cambiamento culturale nelle nostre imprese con l’obiettivo di modificare progressivamente il profilo produttivo e organizzativo con metodi e tecniche di produzione più rispettosi dell’ambiente e del paesaggio, ma soprattutto nella direzione di garantire un elevato standard di valori etici, sociali ed economici, che rafforzeranno la coesione tra le nostre imprese e tra queste e il territorio guardando quindi a una dimensione ambientale, economica e etico-sociale dove il rispetto dei valori e dei diritti collettivi gioca un ruolo centrale in questo processo”.

Dal meteo alla Carbon Footprint, 30 anni di sostenibilità

Lo standard Equalitas (www.equalitas.it), elaborato dall’omonima società italiana controllata da Federdoc, consente la certificazione di sostenibilità dell’organizzazione, ovvero della singola impresa vitivinicola, dei prodotti vitivinicoli e delle denominazioni di origine. Peraltro, vicepresidente di Equalitas è Michele Manelli, titolare della cantina di Salcheto, un modello per le pratiche di sostenibilità nel territorio di Montepulciano. E a Montepulciano la ricerca della sostenibilità non è una moda dell’ultimo minuto, secondo i responsabili della denominazione.

Negli anni 1985/1990, ricorda infatti il Consorzio, fu creata una rete di stazioni meteorologiche installate su tutto l’areale di produzione per la rilevazione dei dati meteo, al fine di razionalizzare gli interventi di difesa fitosanitaria con la conseguente limitazione dell’utilizzo di presidi chimici. Nei primi anni ’90 il Consorzio fu tra i primi in Italia ad indagare i terreni produttivi tramite un progetto di zonazione, che produsse una carta tematica per la gestione del territorio di produzione. Intorno al 2006, in collaborazione col Comune, il progetto per lo smaltimento di scarti biologici dalle vigne per la realizzazione di biomassa da combustione per il sostegno energetico a plessi scolastici e amministrativi. Infine, nel 2015, il progetto della Carbon Footprint del Vino Nobile, ideato per calcolare le emissioni di CO2 derivanti dalla realizzazione del vino.

Un vino da un miliardo di euro

Tra valori patrimoniali, fatturato e produzione, il Consorzio stima che il Vino Nobile di Montepulciano valga un miliardo di euro. Il valore medio annuo della produzione vitivinicola è di circa 65 milioni di euro, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.210 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 305 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 75 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2021 sono state immesse nel mercato 6,8 milioni di bottiglie di Vino Nobile (+21,4% rispetto al 2020) e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano (+6,4% rispetto al 2020).

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