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04 maggio 2022

Moda, l’aretina Elledue entra nel polo dei terzisti di lusso

L’azienda della famiglia Livi acquisita dal Gruppo Florence, creato da tre fondi d’investimento, che prepara altro shopping.

Silvia Pieraccini

Un’altra azienda toscana (la quinta) entra a far parte del Gruppo Florence, l’innovativo polo dei terzisti della moda di lusso made in Italy creato dalla Vam Investments di Francesco Trapani, dal Fondo Italiano d’investimento e da Italmobiliare. Si tratta dell’aretina Confezioni Elledue, fondata nel 1976 da Maria Grazia Livi, che produce capispalla sartoriali per i grandi marchi. Florence ha acquisito il 100% del capitale, ma la famiglia Livi ha reinvestito nella holding il 30% del valore dell’azienda conferita.

Le nuove acquisizioni sono cinque

Insieme con Elledue, Florence ha annunciato anche l’acquisizione della bergamasca Cam, della torinese Frediani, della perugina Pigolotti e di Parmamoda, che possiede due stabilimenti a Parma e Rovigo. Sono tutte e cinque aziende familiari di abbigliamento, specializzate in lavorazioni strategiche (dal capospalla agli abiti fino ai capi in jersey), che hanno piccole dimensioni (tra 5 e 10 milioni di fatturato a testa) e grande know-how. Insieme realizzano 35 milioni di ricavi e contano 300 dipendenti. In poco più di un anno e mezzo di vita, il Gruppo Florence è arrivato dunque a contare 12 terzisti e ora intende accelerare.

Da 145 a 400 milioni di ricavi in un anno

Il primo bilancio si è appena chiuso con 145 milioni di fatturato e il 20% di ebitda. Quest’anno – spiega il ceo Attila Kiss, una lunga esperienza nell’industria della moda di fascia alta – salirà, a parità di perimetro, a 170 milioni. “Ma le cinque acquisizioni appena concluse, e le altre che contiamo di chiudere nei comparti dell’abbigliamento e calzature, porteranno il gruppo a superare a fine anno i 400 milioni di fatturato con oltre duemila addetti”.

I contratti da firmare sono quasi pronti e la Toscana, ancora una volta, sarà terreno di conquista dopo l’acquisizione di Antica Valserchio di Castelnuovo Garfagnana (sciarpe e stole); della pisana Giuntini (outerwear); dell’empolese Ciemmeci Fashion (abbigliamento in pelle); dell’aretina Mely’s (maglieria).

Il prossimo anno è prevista la quotazione in Borsa

Nel 2023, poi. il progetto di creare un polo di terzisti di qualità che realizzano abiti, borse e scarpe per i brand dei gruppi Kering e Lvmh, ma anche per Hermes, Chanel e Burberry, si completerà e raggiungerà il traguardo della Borsa. “Prevediamo la quotazione a fine 2023 – spiega il ceo – con livelli di redditività che rimarranno intorno al 20% di ebitda. Sono convinto che l’aggregazione faccia bene alla filiera della moda, perché la frammentazione che esiste in Italia a un certo punto diventa un limite. Noi diamo stabilità ai terzisti, che non rischiano di avere troppe difficoltà se perdono un cliente, se va in crisi una categoria di prodotto o se devono gestire il passaggio generazionale, e portiamo stabilità ai brand che possono contare su fornitori solidi”. E’ questo meccanismo che, garantisce il Gruppo Florence, ha già prodotto risultati in termini di business: “Quasi tutti i nostri terzisti – aggiunge Kiss – in questi mesi hanno aumentato il numero di clienti perché i brand sono tranquilli nell’affidare loro le commesse”.

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Silvia Pieraccini

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