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31 ottobre 2022

Metaverso, virtuale ma economicamente molto reale

Nascerà una nuova economia della creazione. La spiega nel suo intervento Alessandro Sordi vicepresidente di Confindustria Firenze.

di Alessandro Sordi, vice presidente di Confindustria Firenze

Parlare di Metaverso oggi in ambito professionale non è facile perché occorre una buona dose di visione e di volontà creativa per accettare in modo critico quello  che ci viene chiesto di immaginare. Del resto l’annuncio di Zuckerberg esattamente un anno fa che ha visto il cambio di nome della sua società da Facebook a Meta ha creato un’aspettativa eccessiva difficilmente soddisfabile dal progresso tecnologico attuale.

Oggi infatti, la capacità del cloud e le prestazioni dei processori non sono in grado di farci vivere un Metaverso compiuto, ma solo un assaggio sperimentale che può stimolare la creatività e poco altro. Vi ricordate quando nacque Internet commerciale, io si e mi ricordo che navigare con Mosaic era più che altro una forzatura da nerd che una soluzione professionale, ecco il Metaverso oggi è allo stesso livello.
In realtà, oltre agli annunci sui social, c’è una parte del mondo industriale che sta lavorando alacremente alla definizione degli standard, allo studio dell’interazione umana in spazi virtuali, alla privacy degli avatar, alla gestione delle transazioni economiche e finanziarie.  Il Metaverse Standard Forum riunisce circa 1.000 aziende globali e si stima che saranno investiti entro il 2030 circa 2.000 miliardi di dollari per prendere posizioni e costruire tutto il necessario.

Il Metaverso sarà compiuto quando non lo chiameremo più per nome e andrà a soddisfare alcuni aspetti tra i quali il più importante credo che sarà l’incapacità per l’utente di distinguere la realtà dalla simulazione.  Questo permetterà di viaggiare nel tempo, di tele trasportarsi in luoghi ed incontrare persone ed interagire con esse e con gli oggetti presenti. Saranno esperienze NLLB cioè No Language Left Behind, cioè l’utente si esprimerà nella propria lingua madre e il sistema di AI tradurrà ogni lingua in tempo reale.  I passi avanti di Meta in questo senso sono impressionanti, circa 200 lingue sono in sviluppo e tra le principali i risultati sono già utilizzabili.

Ad oggi le prime industrie a capire l’opportunità sono quelle creative della moda e dei videogame, ma presto arriveranno tutte le altre.
Nascerà una nuova economia detta della creazione, in cui i contenuti, gli spazi, le opere ed i prodotti, generati dagli utenti avranno un loro risvolto economico decentralizzato, guidato dalla blockchain e dalle nuove società chiamate DAO in cui le aziende esistenti entreranno sia per esistere, sia per supportare un nuovo pubblico e i nuovi creativi nella produzione della nuova economia. Si passerà da un’economia dei consumi ad una economia della creazione che potrà portare enormi risvolti economici, ma anche sociali e culturali.

Di tutto questo ne parleremo assieme ad esperti e aziende piccole e grandi che stanno investendo nel Metaverso il 3 novembre all’evento “Metaverso & co.” organizzato da Confindustria Firenze, un’occasione di conoscere dal vivo chi solitamente preferisce confrontarsi in altri mondi ormai non così lontani.

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