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20 settembre 2022

Le imprese femminili in Toscana hanno voglia di crescere

La presidente nazionale e la presidente toscana dell’associazione donne imprenditrici (Aidda) spiegano che nella regione sono una impresa su 4. La delegazione toscana di Aidda ha celebrato i 60anni di attività.

di Antonella Giachetti, presidente nazionale di Aidda e Paola Butali, presidente della delegazione toscana di Aidda

Le imprese femminili toscane resistono ma stanno subendo colpi sempre più forti. E, nonostante rappresentino una bella fetta del mercato toscano, è sempre più difficile andare avanti. 

I numeri, presentati in occasione dei 60 anni della delegazione toscana di Aidda, parlano chiaro: in Toscana, nonostante il Covid e l’attuale crisi energetica, sono 95.122, di cui 84.213 attive: parliamo del 24% del totale delle imprese in regione e, in una situazione normale, la percentuale sarebbe destinata a salire visto che la professionalità è alta. Dal commercio ai servizi, dall’agricoltura alla sanità. Le aziende femminili hanno capacità, esperienza, passione, competenza, spirito di lavoro in squadra e di adattamento, e sono naturalmente più attente alla sostenibilità. Le sfide drammatiche che sono di fronte al mondo delle imprese in questo momento, però, non solo fanno presagire che questa tendenza all’aumento della presenza di imprese femminili si arresti, ma mettono a serio rischio la sopravvivenza di tutte le aziende, che stanno subendo colpi sempre più forti. Gli ultimi tre anni sono stati difficilissimi soprattutto per le Pmi che rappresentano il tessuto connettivo economico italiano: dallo shock dell’emergenza pandemica e della chiusura forzata delle attività, siamo passati ad un mercato contraddistinto da un sempre maggiore costo delle materie prime e soprattutto del costo dell’energia in uno scenario globale di inflazione galoppante che rende impossibile la programmazione dei conti economici delle imprese stesse. 

Abbiamo utilizzato questo momento di festeggiamento dei nostri 60 anni per analizzare quanto sta accadendo, verificare se i punti di forza della nostra Toscana possono aiutare ad affrontare la profonda tempesta che stiamo attraversando ed evidenziare che se non vengono adottati provvedimenti immediati l’Italia e la nostra Toscana rischiano di perdere per sempre la posizione fra i leader mondiali della manifattura e rischiamo di veder impoverire in modo drammatico i nostri territorio bruciando il risultato di anni di impegni, sacrifici, dedizione, lavoro.

Aidda chiede all’attuale governo ed alle forze politiche che si presentano alle prossime elezioni di agire da una parte in maniera istantanea ed emergenziale per ridurre immediatamente i costi delle imprese derivanti dalla lievitazione fuori controllo del costo dell’energia, pena il verificarsi di una vera e propria ecatombe imprenditoriale, dall’altro l’avvio di interventi strutturali e politiche strategiche costruite con una visione complessiva ed a medio lungo termine che ridefinisca passaggi negoziali sovranazionali e strategie a livello europeo di allocazione di produzioni e  di approvvigionamenti strategici per affrontare la pericolosa dipendenza del Paese e dell’Europa da materie prime e da molte produzioni o catene di produzione strategiche posizionate all’estero  e spesso in Paesi lontani e non necessariamente affidabili per ragioni geopolitiche. 

I 60 anni della delegazione toscana di Aidda sono un grande traguardo  e motivo di merito in quanto la nostra Associazione rappresentare un pezzo di storia economica al femminile e non solo della nostra Regione. Aidda, quale dimensione intermedia della società fra le persone e la politica, è presente e pronta a promuovere suggerimenti e confronti con le istituzioni nella consapevolezza che da questa tempesta potremmo uscirne solo collaborando ed interagendo costruttivamente tutti insieme.

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