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20 ottobre 2022

La Multiutility (ancora senza nome) ingrana la marcia

Le assemblee di Consiag, Acqua Toscana e Publiservizi approvano la fusione dentro Alia. Ora c’è il vaglio della Corte dei Conti.

Silvia Pieraccini

E’ stata una giornata campale per il progetto della Multiutility toscana, promosso dai Comuni di Firenze, Prato e Empoli per aggregare i servizi pubblici (acqua, gas, rifiuti). Alle otto di sera l’assemblea straordinaria di Alia – la società dei rifiuti al 100% pubblica che fa da traino all’operazione – si è finalmente conclusa, dopo essere cominciata con due ore di ritardo (alle 18 anziché alle 16) per attendere il voto delle assemblee straordinarie delle tre holding di partecipazioni pubbliche – Consiag, Acqua Toscana e Publiservizi – destinate ad essere fuse per incorporazione dentro la stessa Alia. Le delibere richiedevano maggioranze diverse a seconda delle società. Alcuni rappresentanti dei Comuni erano presenti fisicamente, altri erano collegati da remoto.

Nelle assemblee delle tre holding ci sono stati voti contrari

Le assemblee delle holding di partecipazioni non sono andate lisce come si pensava qualche settimane fa, quando non era ancora emerso il ‘no’ di alcuni sindaci come Sesto Fiorentino, Calenzano, Vaglia, Cantagallo, Montevarchi, San Godenzo, Londa.

L’assemblea di Consiag formata da 23 Comuni – che per l’approvazione della delibera richiedeva il via libera del 51% delle ‘teste’ e del 51% delle quote – è quella in cui il confronto tra sindaci è stato più aspro: alla fine la delibera che dà il via alla fusione per incorporazione – e che decreterà la sparizione di Consiag dal mercato tra poche settimane, dopo 47 anni di vita – è passata col ‘sì’ del 79,5% delle quote e del 78% dei Comuni. I cinque Comuni che hanno votato contro sono Sesto Fiorentino (che dopo Prato è il più ‘pesante’), Calenzano, Cantagallo, Agliana e Montevarchi, l’unico che ha annunciato la volontà di recesso dalla società.

L’assemblea di Acqua Toscana, la holding che riunisce le partecipazioni di 32 Comuni e di Consiag nel gestore idrico Publiacqua (in tutto il 53%) è andata via più liscia, col voto favorevole del 98%. “Sì” alla fusione anche da Publiservizi di Empoli, che possiede quote nel gestore idrico pisano Acque spa, in Toscana Energia (distribuzione gas), in Publiacqua (gestione servizio idrico) e in Alia.

Consiag, Acqua Toscana e Publiservizi scompaiono

Alla fine l’assemblea straordinaria di Alia ha autorizzato la fusione per incorporazione delle tre holding pubbliche, ha approvato il nuovo statuto e ha varato l’aumento di capitale da 60 milioni di euro destinato al conferimento del 20,6% in Toscana Energia da parte del Comune di Firenze e del 3,9% in Publiacqua da parte del Comune di Pistoia. Si tratta dell’atto di nascita della Multiutility toscana.

L’assemblea di Alia ha deliberato anche un aumento di capitale scindibile di 3,5 miliardi di euro, delegandolo al consiglio di amministrazione, diretto a consentire il futuro conferimento delle partecipazioni da parte di altri Comuni toscani e la quotazione in Borsa della multiutility. Ma prima che tutto questo avvenga occorrerà aspettare un altro via libera: è quello della Corte dei Conti, che ora avrà 60 giorni di tempo (o il silenzio-assenso) per esprimersi sull’azione delle società partecipate dagli enti territoriali.

Dal 1 gennaio opererà la multiutility (ancora senza nome)

Se tutto andrà secondo i piani, entro fine anno Alia, società al 100% pubblica che avrà come azionisti di riferimento i Comuni di Firenze (37%) e Prato (18%) e alla guida Alberto Irace, cambierà nome (il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha proposto di fare un contest per scegliere il nuovo nome della multiutility) e per adesso consoliderà i rifiuti (controllerà il 100% della newco operativa Alia OpCo) e l’acqua (avrà il 57,6% di Publiacqua), per un totale di circa 685 milioni di ricavi e 171 milioni di margine operativo lordo (ebitda). Tra le partecipazioni non consolidate figureranno invece il 39,6% di Estra (apportato da Consiag), il 19,3% della pisana Acque (apportato da Publiservizi), e il 31% di Toscana Energia (apportato dal Comune di Firenze e da Publiservizi). I passaggi successivi punteranno ad aumentare la partecipazione in Estra e, appunto, alla quotazione in Borsa della multiutility.

I commenti espressi in un comunicato dai vertici delle società coinvolte nell’operazione – da Nicola Ciolini e Alberto Irace, presidente e amministratore delegato di Alia, fino a Nicola Perini presidente di Consiag, Simone Faggi amministratore unico di Acqua Toscana e Lorenzo Perra presidente di Publiacqua – sono tutti all’insegna del “risultato storico” raggiunto e delle opportunità che si aprono per i territori e per i cittadini, in termini di migliori servizi e di tariffe più sostenibili.

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Silvia Pieraccini

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