“Stiamo registrando una rinnovata fiducia tra gli operatori”. Ezio Castellani, presidente dell’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno (Pisa), si augura che la fiera Lineapelle, che si è chiusa a Milano giovedì 24 febbraio con la partecipazione di circa 200 aziende toscane, segni l’avvio della ripresa del settore, particolarmente provato dalla pandemia.
Produzione sotto i livelli pre-Covid
Secondo l’ultimo Monitor dei distretti di Intesa Sanpaolo, la concia di Santa Croce – che nel 2020 aveva perso il 31% dell’export scendendo a 558 milioni – nel 2021 ha recuperato solo in parte: nei primi nove mesi dell’anno (ultimo dato disponibile) le esportazioni risultano ancora inferiori del 18,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, anno pre-Covid.
La fiera ha generato fiducia
Ora Lineapelle, la più importante rassegna mondiale del settore, sembra aver seminato fiducia tra gli operatori: “E’ incoraggiante l’entusiasmo portato dalla fiera – sottolinea in un comunicato il presidente di AssoConciatori – L’edizione appena conclusa ha avuto un valore ancora maggiore, collocandosi dopo uno dei periodi più complessi non solo per il comparto ma per l’intera filiera della moda”.
Si aspettano i buyer asiatici
La rassegna, che ha visto 960 espositori provenienti da 31 Paesi presentare le tendenze per la primavere-estate 2023, si è chiusa con più di 13mila visitatori (buyer, stilisti, consulenti creativi), offrendo – segnalano gli organizzatori – “un rassicurante e atteso segnale di vitalità a tutta la filiera, nonostante la forzata assenza dei visitatori asiatici”. Presenti soprattutto operatori in arrivo da Francia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Germani, Regno Unito e Portogallo.