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21 aprile 2022

Più semplice l’iter delle opere finanziate dal Pnrr

Il Consiglio regionale approva le modifiche alla legge Marson per le varianti agli strumenti di pianificazione.

Leonardo Testai

Un cantiere

Dopo l’ok in commissione Territorio e ambiente, e un lungo dibattito in aula, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la legge di semplificazione dell’iter burocratico per il via libera alle varianti agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica dei progetti legati al Pnrr e al Pnc (Piano nazionale degli investimenti complementari). Un provvedimento che modifica la legge regionale 65/2014, la cosiddetta legge Marson – dal nome dell’allora assessora all’urbanistica, l’urbanista Anna Marson – che disciplina tuttora il governo del territorio.

Ambientalisti contrari, Confindustria favorevole

La proposta di legge, approvata in aula a maggioranza, col voto contrario del M5s e l’astensione di FdI e Lega, è stata oggetto di consultazioni in commissione Territorio e ambiente alle quali hanno partecipato Anci Toscana, Upi Toscana, Confapi, Confindustria, Confartigianato, Ance, Ordine dei Geologi, Rete Toscana Professioni Tecniche, Cgil Toscana. Non hanno partecipato, pur essendo state invitate, le associazioni ambientaliste, che hanno duramente criticato la proposta.

Confindustria Toscana ha invece accolto con favore l’approvazione da parte del Consiglio. “Semplificare e liberare dai lacci burocratici imbriglianti i progetti delle opere pubbliche che andremo a realizzare con il Pnrr – ha affermato il presidente Maurizio Bigazzi – velocizzerà la loro realizzazione, contribuendo così a supportare la nostra regione a recuperare più velocemente competitività e posizioni sul cammino della ripresa”. Secondo Bigazzi “analoghe e più incisive misure di semplificazione saranno anche indispensabili per favorire i processi di transizione energetica, che necessariamente coinvolgeranno anche le imprese toscane, che oggi sono di fronte a un insostenibile peso di costi energetici”.

Via libera ai progetti del Pnrr: ecco quali

Fra i principali progetti infrastrutturali finanziati dal Pnrr in Toscana – che la nuova legge di semplificazione punta ad accelerare – figurano le nuove linee della tramvia di Firenze (372 milioni di euro), le opere per l’accessibilità alla nuova stazione ferroviaria di Firenze Belfiore, l’ammodernamento della linea Roma-Firenze e il potenziamento della Pistoia-Lucca (120 milioni), la realizzazione di ciclovie turistiche e urbane (27,5 milioni), gli interventi per l’efficienza energetica nei porti di Marina di Carrara, Livorno, Capraia, Piombino, Rio Marina, Portoferraio, Cavo (59 milioni), e l’elettrificazione delle banchine di Livorno, Piombino e Portoferraio (58 milioni).

Il rafforzamento dell’Ecobonus e del Sismabonus per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici prevede 7.777 interventi, finanziati dal Pnrr con 1,07 miliardi di euro. Sono finanziati anche interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni (274 milioni). Gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, così come in progetti Pinqua sulla qualità dell’abitare, saranno sostenuti con 623 milioni.

Come funziona la modifica alla legge Marson

In virtù della nuova norma, l’amministrazione proponente potrà convocare una conferenza dei servizi sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera, chiedendo l’attivazione della procedura di variante automatica. I soggetti interessati potranno presentare osservazioni entro i successivi quindici giorni dalla pubblicazione dell’avviso, oppure trenta giorni qualora siano presenti vincoli preordinati all’esproprio, e i soggetti competenti potranno esprimere il parere sulle medesime osservazioni entro i successivi quindici giorni. L’approvazione del progetto in sede di conferenza dei servizi costituirà variante agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica e, ove necessario, vincolo preordinato all’esproprio.

Nel caso in cui le stesse varianti comportino nuovo impegno di suolo non edificato fuori dal perimetro del territorio urbanizzato, dovrà essere richiesto il pronunciamento positivo della conferenza di co-pianificazione previsto dalla legge regionale 65/2014. Decorso il termine di trenta giorni dalla presentazione dell’istanza, il parere si intenderà reso in senso favorevole. Ferma restando l’applicazione della disciplina in materia di valutazione di impatto ambientale (Via), la valutazione ambientale strategica (Vas) non risulta necessaria per la localizzazione delle singole opere.

Nel caso in cui la realizzazione di opere diverse da quelle pubbliche o di pubblica utilità e finanziate totalmente o parzialmente dal Pnrr o dal Pnc comporti varianti agli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica, tali varianti saranno consentite in deroga agli articoli dal 222 al 234 della legge Marson e ricondotte a quanto previsto dal Titolo II della stessa legge regionale 65/2014.

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Leonardo Testai

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