L'edizione 2022 di Future for Fashion nel Salone de' Cinquecento di Palazzo Vecchio
Si trasferisce nella Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze – nel luogo che il 22 luglio del 1952 ospitò la prima vera sfilata di moda made in Italy, organizzata da Giovanni Battista Giorgini alla presenza di 300 compratori internazionali – la seconda edizione del convegno ‘Future for Fashion’, in programma nel pomeriggio del 23 marzo e la mattina del 24 marzo prossimi (la prima edizione, nel 2022, si era svolta nel Salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio).
Beraldo, Ferragamo, Dolce e Kiss tra i relatori
Quest’anno il tema dell’incontro si focalizzerà su qualità e innovazione (che permettono alla moda di emozionare) e su durabilità (che consente alla moda di vincere il tempo) e made in Italy. Tra i relatori confermati ci sono Stefano Beraldo, amministratore delegato Ovs; Alfonso Dolce, amministratore delegato Dolce & Gabbana; Leonardo Ferragamo, presidente Salvatore Ferragamo; Attila Kiss, amministratore delegato Gruppo Florence. Le conclusioni sono affidate al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Alla ricerca delle direttrici di sviluppo
Il convegno, organizzato da Confindustria Firenze in collaborazione col Comune di Firenze e il Centro di Firenze per la Moda italiana, ha come main sponsor Intesa Sanpaolo. “Future For Fashion è il primo e unico evento italiano – afferma un comunicato – che si promette di stimolare, con i protagonisti del settore e della sua filiera, una profonda riflessione sul futuro della moda e del made in Italy, individuando strategie di successo, direttrici di sviluppo e nuovi paradigmi di competitività”.
L’industria della moda vuol tornare ad essere attrattiva per i giovani
L’industria della moda è un settore che in Italia vale l’8% del valore aggiunto manifatturiero. In Toscana questa percentuale cresce grazie alla presenza di aziende e distretti del tessile, abbigliamento, concia, pelletteria, calzature, accessori metallici e gioielli. “Nel territorio fiorentino e in Toscana insiste una rete manifatturiera di artigiani, imprenditori e stabilimenti unica – affermano gli organizzatori – che deve essere tutelata, valorizzata e sviluppata; e deve tornare ad avere forza attrattiva anche per i giovani”.
Silvia Pieraccini