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Sviluppo

08 febbraio 2023

Firenze, le ex Officine ferroviarie al fondo Ginkgo per 10 milioni

Due giorni fa Fs Sistemi Urbani ha consegnato l’area dismessa al fondo lussemburghese. Nascerà un nuovo quartiere servito dal tram.

Silvia Pieraccini

Le ex officine Grandi riparazioni delle Ferrovie a Porta al Prato a Firenze

Si chiude la (lunga) procedura di vendita dell’area ex-Ogr di Porta al Prato a Firenze – 80mila metri quadrati di cui 54mila di superficie edificabile, un tempo occupati dalle officine di riparazione treni – messa all’asta più volte, da ultimo nel 2020, dalle Ferrovie. Pochi giorni fa, il 6 febbraio, l’area – rivela il Sole 24 Ore – è stata consegnata da Fs Sistemi Urbani all’acquirente, la società romana Flora Development srl, che ha pagato 10 milioni di euro. Ora dunque potrà partire la rigenerazione urbana, destinata a far nascere un nuovo quartiere vicino al centro e al parco delle Cascine, servito dalla futura linea del tram e dotato di verde e nuove tecnologie.

Un fondo lussemburghese specializzato in riqualificazioni di aree industriali dismesse

Flora Development, costituita nel luglio 2021, fa capo per il 70% al fondo lussemburghese Ginkgo 3, il terzo fondo dedicato alla riqualificazione sostenibile delle aree industriali dismesse in Europa, promosso da Edmond de Rotschild in partnership col team di investimento Ginkgo Advisor che ha una lunga esperienza in questo campo. Il 20% è del fondo inglese Cbe Capital, mentre il 10% appartiene a Zeis, società del gruppo Salini Costruttori ora WeBuild. Il consiglio di amministrazione di Flora Development è presieduto da Bruno Farber, managing director di Ginkgo Advisor, e composto da Guillaume Ribet, Geza Martin Toth-Feher e Alessandro Salini. Procuratrice speciale, con pieni poteri, è stata nominata nel maggio scorso l’architetto Elena Sciliberto di Salini Costruttori.

Case, uffici, alberghi e negozi

Ora, dopo che è stata sciolta la questione delle bonifiche, l’operazione ex-Ogr – una delle più grandi riqualificazioni urbane della città di Firenze – potrà partire. Il piano di recupero sviluppato da Fs prevede 32.400 mq di residenziale e social housing (il 60%), 8.640 di direzionale (16%), 8.100 mq di turistico-ricettivo (15%) e 4.860 di commerciale (9%), ma è contemplata dalle norme comunali la possibilità di variare le destinazioni nel limite del 20% della volumetria totale. I sei capannoni delle vecchie officine, dotati di copertura a falde in acciaio e legno, hanno un valore storico-artistico e potranno essere riconvertiti a uso commerciale. Verde, parcheggi e percorsi ciclo-pedonali completeranno il progetto che è in via di elaborazione.

Dopo la Manifattura Tabacchi, ecco l’ultimo tassello

Dopo la vicina Manifattura Tabacchi, ex area industriale di 100mila mq in via di recupero a opera di Cdp col fondo Aermont Capital, Firenze si appresta dunque ad avviare l’altra grande rigenerazione urbana che era in lista d’attesa da anni.

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Silvia Pieraccini

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