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Finanza

20 marzo 2023

“Firenze Cashless”, con Intesa Sanpaolo il Pos diventa gratuito

Il progetto della banca per le Mpmi prevede anche l’azzeramento delle commissioni sul transato fino a dieci euro.

Azzeramento del canone mensile per il Pos a condizione di transare almeno mille euro al mese, azzeramento delle commissioni sul transato fino a dieci euro, commissioni agevolate sul transato per importi superiori: è ‘Firenze Cashless, il progetto di Intesa Sanpaolo – valido fino al marzo 2026 – per accompagnare gli operatori economici dell’area metropolitana di Firenze, soprattutto le micro e piccole imprese del terziario, nella transizione verso l’utilizzo privilegiato della moneta elettronica in luogo del denaro contante.

L’iniziativa, presentata da Intesa con la Camera di commercio e la Città metropolitana di Firenze, agisce su un territorio già votato ai pagamenti digitali: nella speciale classifica dell’Osservatorio della Community cashless society, elaborata da The european house Ambrosetti, il capoluogo toscano risulta essere la città metropolitana più ‘cashless’ d’Italia, mentre la Toscana è terza tra le regioni dopo Lombardia e Piemonte. La graduatoria tiene conto tiene conto dei fattori abilitanti (numero di Pos ogni mille abitanti, servizi di home-banking attivi sul totale dei conti correnti, etc.), e delle variabili relative allo stato dei pagamenti (numero di transazioni con carte di credito e debito procapite, valore delle transazioni effettuate con carte).

“A Firenze un percorso eccellente per il cashless”

“Prevediamo di fatto la gratuità del Pos – ha spiegato Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo – avendo fissato un limite alle transazioni veramente basso: parliamo di 1000 euro, che è una cosa veramente gestibile, per cui di fatto la macchinetta non sarà più fatta pagare. Oltretutto c’è la gratuità delle transazioni sotto i 10 euro, proprio dove si va a collocare il maggior numero delle transazioni per i negozianti, sapendo che già sopra una certa soglia l’utilizzo della moneta elettronica è già largamente utilizzato nel commercio, anche come richiesta da parte dei clienti”.

Barrese ha annunciato che “siamo sicuramente disponibili a fare con altri sindaci lo stesso percorso eccellente che stiamo facendo qui a Firenze. Già con l’iniziativa Crescibusiness (un piano da 5 miliardi per le Mpmi varato in autunno) avevamo avviato un percorso con le associazioni di settore che seguono in particolare il commercio, e in generale la piccola imprenditoria, per stimolare l’utilizzo della moneta elettronica. A questo abbiamo aggiunto la possibilità, attraverso l’utilizzo della moneta elettronica, di mettere a disposizione dei negozianti forme di credito a condizioni particolarmente vantaggiose per il transato Pos, con l’Euribor a un mese più 50 punti base”.

Bassilichi: “Abi Toscana esporti il modello in tutte le banche”

Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio, ha lodato Intesa Sanpaolo che “ha accolto per prima il segnale di supporto al cambiamento, e farà un investimento forte per supportare questo percorso. Li ringraziamo per la sperimentazione su Firenze di questa idea: ora chiediamo il supporto da parte di tutte le categorie, di tutte le attività economiche, affinché si vada a utilizzare anche quella forma di premialità che è stata messa nel prodotto, ovvero che se si transano mille euro al mese il prodotto si replica per tanti anni fino al 2026, perché noi dobbiamo anche premiare chi utilizzerà questo strumento. Abbiamo chiesto ad Abi Toscana di replicare la stessa attività, nelle stesse modalità o se vorranno anche meglio, in tutte le banche, affinché si possa avere una copertura totale”.

In Italia i pagamenti fisici rappresentano ancora il 69% delle transazioni nei punti vendita e il 49% del valore complessivo, mentre i pagamenti con carta il 26% delle transazioni e il 43% del valore totale. Nell’area euro l’Italia si colloca tra i Paesi con il peso maggiore del contante in termini di numero di operazioni (quarta nazione dopo Malta, Slovenia e Austria), mentre se si considerano il valore degli importi si posiziona all’ottavo posto. I Paesi europei con una diffusione maggiore dei pagamenti con carta sono Finlandia, Olanda, Lussemburgo e Belgio.

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