La maison fiorentina del lusso Ferragamo torna a crescere nel 2021: ricavi consolidati a 1.136 milioni di euro (+29,5% rispetto al 2020); margine operativo lordo (ebitda) raddoppiato (passato dai 158 milioni del 2020 a 305 milioni di euro); utile netto del gruppo pari a 79 milioni, rispetto alla perdita di 66 milioni del 2020.
Il risultato si avvicina a quello del 2019 (92 milioni), mentre per tornare al fatturato pre-Covid mancano ancora 241 milioni. Il consiglio di amministrazione ha proposto un dividendo di 0,34 euro per azione ordinaria.
Gobbetti non svela le carte
La presentazione dei dati di bilancio ha segnato il debutto pubblico di Marco Gobbetti come amministratore delegato e direttore generale (è in carica dall’inizio di gennaio): “Indicherò le priorità strategiche del gruppo e farò previsioni durante la conference call di maggio”, si è limitato a dire.
Nessuna previsione per il 2022
Per adesso il gruppo Ferragamo si mantiene cauto sul 2022: “In prospettiva, la resilienza della pandemia in alcune aree, il conflitto in Ucraina e i suoi effetti geopolitici determinano uno scenario estremamente complesso e non prevedibile. Di conseguenza, il management non ritiene opportuno fornire previsioni sull’evoluzione dell’esercizio in corso”, afferma.