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09 novembre 2022

Ferragamo accorcia le distanze sul bilancio pre-Covid (e investe)

Nei primi nove mesi 2022 ricavi a 921 milioni di euro (+17,2% sul 2021) contro i 994 milioni del 2019, ma l’utile netto è più alto.

Continua la corsa di Salvatore Ferragamo verso i numeri di bilancio del pre-Covid: per la maison fiorentina, si legge in una nota, i ricavi dei primi nove mesi del 2022 segnano una crescita del 17,2% (921 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo 2021, avvicinandosi al dato del 2019 (994 milioni). Il gap col pre-pandemia quindi si accorcia, passando dal -10,6% di metà 2022 al -7,3% di settembre. Il confronto con il 2021 vede un Ebit in aumento del 34,8% (114 milioni), un Ebitda anch’esso in crescita (19,5%, 241 milioni) e un utile netto di 67 milioni di euro (+69,2%): dato, quest’ultimo, di poco superiore a quanto ottenuto nei primi nove mesi del 2019 (61,4 milioni).

La Posizione Finanziaria Netta adjusted è positiva per 353 milioni di euro rispetto ai 265 milioni di euro di 12 mesi prima; includendo l’effetto del principio contabile Ifrs 16, risulta invece negativa per 248 milioni di euro. Gli investimenti al 30 settembre 2022 ammontano a 30 milioni di euro, rispetto ai 26 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, a seguito principalmente del rinnovamento del network distributivo e di investimenti nel canale digitale.

Crescita a due cifre ovunque (ma non in Cina)

Tutte le principali categorie di prodotto, sostiene Salvatore Ferragamo, hanno registrato un significativo incremento del fatturato rispetto al bilancio dei primi nove mesi 2021, con le calzature e la pelletteria che rappresentano l’87% delle vendite nette totali del periodo. L’area Asia Pacifico ha registrato vendite nette in aumento del 2,1%, con un rallentamento dovuto agli effetti derivanti dalla recrudescenza della pandemia Covid-19, in particolare in Cina. Meglio il mercato giapponese, che ha riportato un aumento delle vendite nette del 19,9%. L’area Emea ha registrato un aumento delle vendite nette del 37,3%, il Nord America un +29,6%, Centro e Sud America +37.

“Sono particolarmente soddisfatto – afferma l’amministratore delegato Marco Gobbetti – dell’impatto delle collezioni Primavera-Estate ’23 e del nostro Fashion Show, il cui successo ci rende ulteriormente fiduciosi nell’accelerazione degli investimenti nella seconda metà dell’anno e nel rafforzamento delle nostre capacità di supportare il nostro programma di crescita. Nei primi nove mesi è proseguita la generazione del risultato operativo e del flusso di cassa, pur in presenza del previsto aumento degli investimenti in marketing e comunicazione”.

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