Michele Conti, sindaco leghista di Pisa, ha mancato di un soffio la riconferma al primo turno alle elezioni amministrative 2023, che vedranno dunque 6 ballottaggi nei 6 comuni sopra i 15mila abitanti alle urne in Toscana. Conti ha chiuso al 49,96%, dopo aver veleggiato per quasi tutto lo scrutinio di poco sopra il 50%, staccando il candidato del centrosinistra Paolo Martinelli (41,12%), a grande distanza dal candidato della sinistra radicale Ciccio Auletta (6,73%) e da quella dell’ex Terzo polo Rita Mariotti (1,34%).
Secondo quanto emerso in nottata, a Pisa si è determinato per ore uno stallo su tre sezioni, per le quali è stata necessaria un’accurata verifica dei voti.
Due settimane per sei ballottaggi
Negli altri due capoluoghi di provincia della Toscana al voto per le elezioni amministrative 2023, Siena e Massa, il ballottaggio fissato per il 28-29 maggio è stato certo già dalle prime sezioni. A Siena, dove i dati ufficiali sono arrivati in enorme ritardo, si è classificata prima la candidata del centrodestra Nicoletta Fabio (30,51%) davanti all’avversaria di centrosinistra Anna Ferretti (28,75%): rimangono fuori dal secondo turno i civici Fabio Pacciani (22,65%), Massimo Castagnini (7,19%) ed Emanuele Montomoli (6,79%). A Massa il sindaco uscente Francesco Persiani (Lega-Forza Italia), ricandidatosi dopo la sfiducia in Consiglio comunale, conduce col 35,42%, mentre Enzo Ricci (Pd e Alleanza Verdi-Sinistra) è al 29,95%, distanziando entrambi il candidato di FdI e Nuovo Psi, Marco Guidi, al 19,99%.
Campi Bisenzio va allo scontro a sinistra tra Leonardo Fabbri (30,30%), candidato del Pd, e Andrea Tagliaferri, candidato della sinistra radicale e del M5s (e col sostegno dell’ex sindaco Adriano Chini) che ha ottenuto il 21,30%: fuori dal ballottaggio i candidati del centrodestra Paolo Gandola (Lega-Forza Italia, 19,34%) e Antonio Montelatici (Fratelli d’Italia, 16,27%). “Il ballottaggio lo avevamo messo in conto”, afferma Fabbri, secondo cui “l’apparentamento che vogliamo fare è quello coi cittadini di Campi. Nei prossimi 14 giorni parleremo del futuro della città e non del passato, mettendo al primo posto concretezza e buonsenso”. Ivan Moscardi, segretario fiorentino di Sinistra Italiana, chiede di “scegliere fra la palude continuista rappresentata dal Pd locale, e il cambiamento rappresentato dalla nostra coalizione e dal nostro giovane e preparato candidato”.
Stella: “Gli elettori vogliono un centrodestra unito”
Centrodestra fuori dal ballottaggio anche a Pescia, dove si sfideranno il candidato del Pd, Riccardo Franchi (35,22%) e il candidato appoggiato dal sindaco uscente Oreste Giurlani, Vittoriano Brizzi (29,04%). Scenario ben diverso a Pietrasanta, dove il sindaco uscente Alberto Stefano Giovannetti (Lega-Forza Italia) conduce col 45,43%, contro il candidato del centrosinistra (col M5s) Lorenzo Borzonasca che ottiene il 35,00%, e conta di ereditare i voti del candidato di FdI Massimiliano Simoni (11,23%).
“Questa elezione ci dice, perlomeno dai dati che arrivano ad oggi, che gli elettori vogliono un centrodestra unito, quindi deve servire da monito per la prossima tornata elettorale: mai più divisi”. Lo ha affermato Marco Stella, coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana e capogruppo al Consiglio regionale, secondo cui “il segnale è chiaro: gli elettori vogliono un centrodestra unito, poi spetta a noi avere la capacità non solo di tenerlo unito, ma di scegliere il candidato migliore”. Per Luca Baroncini, commissario regionale della Lega e sindaco di Montecatini Terme, “alle prossime amministrative, visto che abbiamo fatto un buon risultato ovunque, e sopratutto alle prossime regionali, il centrodestra unito può vincere in Toscana”.
Leonardo Testai