23 aprile 2024

Logo t24Il quotidiano Economico Toscano
menu
cerca
Cerca
Territorio

23 febbraio 2023

De Matteis (Kiton) è il nuovo presidente di Pitti Immagine

Rivoluzionato il cda, che ora è composto quasi esclusivamente da imprenditori-espositori. Confermato ad Napoleone.

Silvia Pieraccini

Antonio De Matteis (detto Totò), 59 anni, amministratore delegato dell’azienda di abbigliamento sartoriale Kiton di Napoli e nipote del fondatore Ciro Paone (scomparso nel 2021), è il nuovo presidente di Pitti Immagine, la società fiorentina che organizza le fiere della moda (Pitti Uomo, Pitti Filati e Pitti Bimbo) e che negli anni si è allargata ai profumi (col salone Fragranze), all’agroalimentare di qualità (con la rassegna Taste) e, da ultimo, a libri e danza. De Matteis è stato nominato dall’assemblea dei soci su indicazione del consiglio di amministrazione del Centro di Firenze per la moda italiana (Cfmi) presieduto da Antonella Mansi, che è la holding di controllo.

Un cda (quasi) tutto nuovo

Profondamente rinnovato anche il cda di Pitti Immagine (11 membri) per il triennio 2023-2026: il criterio generale indicato dalla presidente Cfmi Mansi – che resta vicepresidente di Pitti Immagine – è stato quello di privilegiare nomi che fossero imprenditori-espositori delle fiere, e che dunque potessero dare un contributo concreto alla gestione del business, fortemente toccato dalla pandemia. Si spiega così l’arrivo di Giovanni Basagni, patron dell’azienda aretina di moda junior Miniconf; Stefano Borsini, general manager dell’azienda pratese di filati Manifattura Igea; Ercole Botto Poala, amministratore delegato della Tessitura Successori Reda e presidente di Confindustria Moda; Marco Landi, titolare dell’azienda empolese di abbigliamento Landi e presidente di Federmoda-Cna; Lorenzo Nencini, amministratore delegato di Incom che produce su licenza il marchio U.S. Polo Assn; Marco Palmieri, presidente dell’azienda di pelletteria Piquadro che ha comprato anche il marchio toscano The Bridge; Niccolò Moschini, direttore corporate Comunicazione e relazioni istituzionali Kering Italia (il gruppo francese cui appartengono due marchi fiorentini come Gucci e Ginori) e vicepresidente di Confindustria Firenze.

Le uniche conferme in cda – oltre alla vicepresidente Mansi – sono Niccolò Ricci, amministratore delegato dell’azienda fiorentina di moda uomo Stefano Ricci; e Raffaello Napoleone, a cui ora saranno riconfermate le deleghe di amministratore. Il collegio sindacale è presieduto da Massimo Bianchi con Deborah Sassorossi e Guido Ceron.

Il mare in cui navigano le fiere è ancora tempestoso

Cfmi ha ringraziato il presidente uscente Claudio Marenzi e i consiglieri uscenti di Pitti Immagine (Franco Baccani, Andrea Cavicchi, Elisa Corghi, Micaela le Divelec Lemmi, Niccolò Manetti e Carlo Piacenza) per il lavoro svolto nel corso del mandato, “durante il quale – spiega un comunicato – l’azienda ha prima resistito alla gravissima crisi da Covid, e poi ha rilanciato le attività fieristiche pur in presenza delle ulteriori difficoltà collegate alla guerra in Ucraina e al contesto recessivo”. Le difficoltà però non sono finite, perché all’orizzonte ci sono incertezze sui mercati internazionali e anche i lavori di ristrutturazione della Fortezza da Basso, la sede espositiva, che dovranno conciliarsi con lo svolgimento delle fiere. “Massima attenzione andrà data all’acquisizione di competenze specifiche e alla ricerca di modelli organizzativi innovativi e coerenti con le sfide che attendono la società”, afferma la società. Fare i saloni come in passato non è più possibile: la grande sfida del “nuovo” Pitti sarà proprio quella di inventare format nuovi e coinvolgenti.

La filiera della moda rappresentata su scala nazionale

“Il nuovo cda di Pitti Immagine conferma un impianto a forte impronta imprenditoriale – sottolinea Antonella Mansi – ed è costruito col criterio di dare rappresentanza qualificata e su scala nazionale alla filiera della moda, che rappresenta tuttora il core business della società. In questo percorso c’è stata grande collaborazione e piena sintonia con Smi, che ha ribadito la fiducia nei saloni Pitti per lo sviluppo delle politiche commerciali del settore moda. Il cda è composto da personalità di esperienza e cultura tali da affiancare utilmente la struttura aziendale anche per lo sviluppo dei saloni dedicati ai settori del cibo, dei profumi, dell’editoria e dei nuovi stili di vita, in una logica di diversificazione e di allungamento della stagione fieristica”. Proprio la necessità di non “rinchiudersi” nella dimensione fiorentina, ha guidato verso la scelta di un presidente esterno alla città, come Pitti ha sempre avuto: in un primo momento si era pensato ad Alfonso Dolce, amministratore delegato della Dolce e Gabbana.

Autore:

Silvia Pieraccini

Potrebbe interessarti anche

Articoli Correlati


Territorio

22 aprile 2024

Arnie sommerse dalla neve, a rischio il miele di acacia

Leggi tutto
Territorio

22 aprile 2024

Fra turismo e tramvia cambia l’immobiliare non-residenziale a Firenze

Leggi tutto
Territorio

19 aprile 2024

Le Università americane creano 700 milioni di ricchezza in Italia (253 milioni in Toscana)

Leggi tutto

Hai qualche consiglio?

Scrivi alla nostra redazione

Contattaci