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14 aprile 2022

Data Appeal Company passa a Almawave

L’azienda fiorentina sviluppa soluzioni di intelligenza artificiale nel turismo. Due mesi fa è passata di mano anche la pisana SisTer.

Silvia Pieraccini

Si perfeziona l’acquisizione del 100% del capitale di The Data Appeal Company (Tdac), società fiorentina fondata da Mirko Lalli che sviluppa soluzioni di intelligenza artificiale nel settore turismo, fintech e location intelligence, da parte di Almawave, società romana quotata sul mercato Euronext Growth Milan, leader nell’intelligenza artificiale e nell’analisi del linguaggio naturale, e parte del Gruppo Almaviva.

Operazione in parte cash e in parte attraverso aumento di capitale riservato

Almawave ha comprato il 24,24% di Tdac pagando 4 milioni di euro in denaro, e ha conferito il restante 75,76% attraverso un aumento di capitale da 12,5 milioni riservato ai soci di Tdac, emettendo 2,1 milioni di azioni al prezzo di 5,8 euro per azione che daranno ai sottoscrittori gli stessi diritti delle azioni ordinarie Almawave in circolazione, saranno ammesse alla negoziazione sul mercato borsistico e avranno un vincolo contrattuale di lock-up di 18 mesi. L’operazione dunque ha un valore di 16,5 milioni di euro.

“Tutti i business di The Data Appeal Company si integrano con quelli del nostro gruppo – afferma Valeria Sandei, amministratore delegato di Almaware – e ci proiettano in un percorso comune basato sui medesimi obiettivi strategici. Grande attenzione avrà la valorizzazione del capitale umano, con l’intento di poterci confermare sempre di più una realtà italiana, dal respiro internazionale, capace di attrarre talenti e professionalità”.

Per Almawave è la seconda acquisizione in Toscana

Per Almawave si tratta della prima acquisizione (annunciata nel dicembre scorso) dopo lo sbarco in Borsa nel marzo 2021, che è stata seguita, due mesi fa, dall’acquisizione del 100% di un’altra azienda toscana, SisTer (Sistemi Territoriali) di Cascina (Pisa) che sviluppa soluzioni e progetti di Data Science per i settori multiutilities e government. Questa seconda operazione si è realizzata integralmente per cassa a fronte di una valorizzazione di 3,8 milioni (2,1 milioni di enterprise value e 1,7 milioni di posizione finanziaria netta positiva). Si conferma dunque il dinamismo del settore dell’information technology e servizi digitali che in Toscana, negli ultimi tempi, è al centro di numerose operazioni di fusione e acquisizione: un gran ballo che mai si era visto prima.

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Silvia Pieraccini

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