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22 maggio 2023

Cave di calcare, Solvay fissa parametri “sostenibili” con Regione e Comuni

L’intesa prevede di mantenere l’occupazione, con investimenti in innovazione e sviluppo dell’attività estrattiva.

Estrazione sostenibile di calcari e calcari dolomitici per usi industriali nella zona meridionale costiera della Toscana, nel comprensorio 26 dei Calcari di Campiglia, al servizio delle attività produttive nella chimica – ossia, il polo Solvay di Rosignano: questa la filosofia dichiarata del protocollo di intesa siglato da Regione Toscana, Comuni di San Vincenzo e di Campiglia Marittima, Solvay Chimica Italia e Cave di Campiglia Spa. Un’intesa che definisce parametri e modalità di estrazione, in accordo con gli indirizzi del Piano regionale cave.

Le cave interessate, nel Livornese, sono quelle di San Carlo, nel comune di San Vincenzo, e di Monte Calvi a Campiglia Marittima. Per San Carlo Solvay ha una autorizzazione a coltivare 12,6 milioni di metri cubi fino al 2026, e chiederà di portare il totale a 18 milioni di metri cubi fino al 2051, così da garantire la produzione della sodiera di Rosignano. Per la cava di Monte Calvi, è stata rilasciata a Cave di Campiglia Spa una autorizzazione unica di durata decennale per la coltivazione di una volumetria residua di 2,7 milioni di metri cubi.

La Regione apre a un adeguamento del piano cave

Le due società, in base all’intesa raggiunta, si impegnano a mantenere o accrescere l’occupazione nei rispettivi siti di produzione, e a investire in innovazione e sviluppo dell’attività estrattiva e delle attività ad essa correlate. Solvay e Cave di Campiglia hanno ridefinito ed allungato i contratti di collaborazione diventando partner effettivi. “Terremo debitamente sotto controllo gli aspetti di salvaguardia del contesto ambientale – ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani -, ma al tempo stesso riusciremo a dare certezze sul versante delle possibilità estrattive, così da garantire il mantenimento dei livelli occupazionali delle aziende estrattrici e produttrici”.

La Regione valuterà la necessità di eventuali ulteriori azioni di adeguamento del Piano regionale, compresa la previsione di nuove aree di giacimento e giacimento potenziale in relazione alle necessità emerse e per sostenere le filiere produttive locali che utilizzano i materiali di scavo in processi produttivi industriali o manifatturieri, per avviare le eventuali procedure per l’incremento degli obiettivi di produzione sostenibile del comprensorio in relazione ai fabbisogni di filiera di ogni singola azienda. A oggi, gli obiettivi di produzione sostenibile previsti dal Piano regionale cave per il comprensorio 26 nel periodo 2019-2038 sono fissati in 15,9 milioni di metri cubi, ripartiti per il 75% nel Comune di San Vincenzo e per il 25% nel Comune di Campiglia Marittima.

Diecimila addetti Solvay sul territorio

“Solvay conferma il proprio impegno ad investire in innovazione per rendere sempre più sostenibili le proprie attività, contribuendo all’obiettivo comune del consolidamento economico e occupazionale”, ha affermato Nicolas Dugenetay, direttore dello stabilimento Solvay di Rosignano, lodando “il lavoro importante che si ha con i Comuni e la Regione per trovare una soluzione che sia sostenibile, e dia un futuro in termini di lavoro sul territorio, C’è una valutazione che è stata fatta, e che aggiorniamo regolarmente, ossia che tra addetti diretti e indotto parliamo di 10.000 persone sul territorio”.

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