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06 aprile 2023

Carta, la direttiva Ue sugli imballaggi preoccupa (anche) il distretto di Lucca

Gli industriali di Assocarta contro le nuove norme che prediligono il riuso al riciclo. Uno studio dimostra chi vince sul fronte ambientale.

Silvia Pieraccini

Assocarta torna all’attacco del futuro regolamento europeo sugli imballaggi (dopo l’aggiornamento pubblicato nel novembre 2022 la Commissione Ue ha avviato una consultazione pubblica aperta ad associazioni, enti e cittadini fino al 20 aprile 2023), accusato di prediligere il riuso (e dunque il riutilizzo di un imballaggio usato) rispetto al riciclo (che comporta un processo di trasformazione). La questione è particolarmente importante per l’industria cartaria, e dunque anche per il distretto di Lucca che produce cartone ondulato in fogli e scatole utilizzando perlopiù carta riciclata, proveniente dalle raccolte domestiche.

Il riutilizzo comporta più emissioni di Co2 e più costi

“Il riutilizzo degli imballaggi comporta maggiori emissioni di Co2 e costi più alti per i consumatori”, afferma ora Assocarta sulla base dello studio “Impact assessment of reuse targets in proposed Ppwr” (commissionato da Cepi, Ecma, Eppa, Fefco and Pro Carton), che unisce dati provenienti da varie fonti rilevando che “l’imposizione di obiettivi rigorosi per gli imballaggi riutilizzabili entro il 2030 avrà un grave impatto sull’impronta climatica dell’Ue e sui costi dei consumatori”.

Carta e cartone oggi sono riciclati all’85%

Carta e cartone, secondo Assocarta, sono diventati una forma tradizionale di imballaggio rinnovabile,  riciclabile e effettivamente riciclato con tassi oltre l’85%: “Questo grazie a decenni di investimenti nel riciclo, nel design per la circolarità e nella riciclabilità dei prodotti”. Per sviluppare un imballaggio riutilizzabile ora sarebbero necessari investimenti ingenti e elevati costi operativi (a partire da quelli di trasporto, visto che gli imballaggi dovrebbero essere rispediti al produttore dopo l’utilizzo), costi che, secondo lo studio, verrebbero trasferiti sui consumatori.

“Il riciclo è la soluzione migliore per contemperare tutela dell’ambiente, mercato interno e sviluppo sostenibile; il riutilizzo può essere una soluzione complementare”, afferma il direttore generale di Assocarta, Massimo Medugno, secondo cui la soluzione migliore  non può essere assunta  da una decisione globale a livello Ue, come proposto dalla Commissione europea, ma deve essere fatto caso per caso, dando la preferenza a quelle opzioni che forniscono il miglior risultato ambientale complessivo.

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Silvia Pieraccini

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