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29 novembre 2022

Bto 2022 al via, per un metaverso alleato del turismo

Al centro del dibattito il metaturismo come anticipazione del viaggio stesso: entro il 2026 molte città avranno un digital twin.

Il metaturismo non è un pericolo per i flussi “fisici” dei vacanzieri, bensì può essere un incentivo alla partenza per un viaggio: questo l’orientamento prevalente alla prima giornata di Bto, la fiera dell’innovazione nel turismo che si è aperta alla Stazione Leopolda di Firenze, e che ha il suo tema chiave nelle potenzialità del metaverso. Un mercato che dagli attuali 47,5 miliardi di dollari di giro d’affari globale, potrebbe arrivare a valere quasi 680 miliardi alla fine di questo decennio.

“Entro il 2026 molte città avranno una versione propria nel Metaverso”, ha affermato Emma Chiu, global director dell’agenzia Wunderman Thompson Intelligence. Se i digital twin dei luoghi che sono devono essere protetti e vogliono ridurre la presenza fisica possono essere un’ottima soluzione, e una nuova possibilità per trarne profitto, “il turismo virtuale può essere un modo per incrementare il turismo in persona”, sostiene Chiu, secondo cui “virtualmente è possibile scoprire sia i posti che non abbiamo ancora visto, ma anche quelli che abbiamo già visitato e rivivere l’esperienza”.

Il metaturismo come anticipazione del viaggio

E’ ottimista Francesco Tapinassi, direttore scientifico di Bto 2022: il metaverso, sostiene, “sicuramente non è un rischio per il turismo, non è qualcosa che possa sosttuire l’esperienza reale dei viaggiatori. E’ un semplicemente un sistema che arricchirà le possibilità di promozione e conoscenza: si potrà entrare virtualmente in un hotel per vedere come sono gli spazi, anticipare come sarà un viaggio in una destinazione, aumentando la curiosità nel viaggiatore”. Tapinassi, che è anche direttore di Toscana Promozione Turistica, ha spiegato in fiera che i primi dati 2022 per il turismo in Toscana “sono particolarmente positivi in termini di arrivi e presenze, con il grande ritorno dei turisti stranieri”.

Per Francesco Palumbo, direttore della Fondazione Sistema Toscana, “il metaturismo è una scommessa: quello che si sa è che sicuramente non sostituirà la visita in loco, ma allarga le dimensioni della visita”. L’idea, più che quella del metaverso, è quella (già sperimentata) della realtà aumentata. “Penso soprattutto a una cosa molto tradizionale per la Toscana che è il patrimonio culturale: avere la possibilità di vederlo di persona, ma al contempo ampliare l’esperienza nella visita, con una serie di paralleli, paragoni, informazioni aggiuntive… pensate a quando vediamo un quadro: se immediatamente, in un’esperienza virtuale aumentata, si potessero vedere altri quadri paralleli, avere le storie che raccontano come è nato quel quadro, in che contesto storico è stato pensato, questo aumenterebbe immediatamente l’esperienza di visita”.

La Toscana si mostra al mondo (anche social)

Per quanto riguarda la promozione turistica tradizionale della Toscana, Palumbo ha spiegato che “la campagna di promozione autunnale ha registrato quasi 50 milioni di impression e oltre 9 milioni di visualizzazioni dei video, solo nell’ultimo mese e mezzo, nei cinque Paesi europei in cui è stata veicolata e cioè: in Italia, Francia, Germania, Austria e Svizzera. Il 2022 ha visto anche altre novità. La Toscana è stata tra le prime Regioni a promuoversi attraverso la tv digitale. La campagna, on air in alcune città degli Stati Uniti per sei settimane, ha portato oltre 4,5 milioni di impression”.

Il direttore della Fondazione Sistema Toscana ha segnalato anche “ottime performance anche per Visittuscany.com con quasi 3 milioni di visitatori nel periodo da gennaio al 15 novembre 2022 complessivamente nelle sei lingue. E poi abbiamo aggiunto tra i canali social anche Tik Tok: in poco meno di due mesi ha registrato quasi 1 milione di visualizzazioni. Abbiamo, inoltre, riattivato il profilo sulla piattaforma cinese Wechat”.

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