Lo stabilimento Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) che produceva semiassi per auto
Francesco Borgomeo, l’imprenditore che nel dicembre scorso ha rilevato per 1 euro, attraverso la società Qf, lo stabilimento ex-Gkn di Campi Bisenzio e tutti i suoi 400 dipendenti (che erano stati licenziati dalla multinazionale inglese dell’automotive), svela il futuro della fabbrica fiorentina: ospiterà un centro di ricerca e sviluppo sulla meccatronica e sull’elettronica industriale, che farà capo al neo costituito consorzio di imprese Iris Lab.
Itema e Bonfiglioli tra i soci di Borgomeo
Iris Lab è formato dalla stessa Qf di Borgomeo con altri cinque soggetti: la bergamasca Itema, leader nella produzione di telai tessili (308 milioni di fatturato 2021, 1.099 dipendenti); la bolognese Bonfiglioli, leader nella produzione di motoriduttori, motori elettrici e inverter (1 miliardo di fatturato 2021 e 4.000 addetti); la veneziana Lafert (Gruppo Sumitomo), produttore di motori elettrici e azionamenti (189 milioni di fatturato 2021 e 991 dipendenti); la perugina Faist Electronics, controllata dell’inglese Faist Group, attiva nella fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici; e infine il consorzio bolognese di ricerca Iris, che assiste le aziende nei processi di innovazione e sviluppo e nella ricerca di incentivi a fondo perduto, e che ha elaborato il piano industriale. L’obiettivo di Iris Lab è sviluppare soluzioni innovative e ecosostenibili nell’industria 5.0. Il progetto fiorentino si chiama proprio E-Drive 5.0.
Collaborazioni con università, laboratori, startup
Iris Lab lavorerà con università e enti di ricerca italiani e stranieri – afferma un comunicato – ma anche con spin off, startup, laboratori e centri specializzati. “I soci del consorzio sono gruppi industriali in grado di ripensare il manifatturiero meccatronico e di automazione industriale”, sottolinea Borgomeo. Presidente di Iris Lab è Ugo Ghilardi, ceo di Itema, che entrerà anche nel cda di Qf.
Il comunicato di Iris Lab indica l’obiettivo di garantire “nuove e importanti opportunità lavorative nel territorio in cui il progetto prenderà forma”, ma non si sbilancia né sui tempi né sui lavoratori ex-Gkn (sono rimasti in 330) che saranno riconvertiti. Nel marzo scorso, al tavolo aperto al ministero dello Sviluppo economico, Borgomeo aveva parlato di un investimento di 82 milioni e del rientro al lavoro di 120 addetti (più 40 nuove assunzioni) entro il 2022 e dei restanti 210 (più 70 nuove assunzioni) entro il 2023.
La Cgil non si sbilancia
“La vertenza Qf (ex Gkn) è tutt’altro che conclusa”, commenta in una nota Fiom-Cgil Firenze Prato Pistoia, protagonista nei mesi scorsi di una dura battaglia contro la chiusura dell’azienda, sottolineando di aver appreso solo dalla stampa i nomi degli investitori e chiedendo la convocazione “a breve” di un tavolo tecnico e poi di un tavolo sindacale “che risponda a tutte le nostre domande”. Tra queste ci sono il cronoprogramma di reindustrializzazione e l’ammortizzatore sociale da utilizzare per accompagnare il processo.
Nardella applaude, Giani prudente
Applaude all’operazione Iris Lab il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Un’ottima notizia, prima di tutto per le famiglie dei lavoratori coinvolti ma anche per tutta l’area fiorentina”, afferma salutando “la novità tanto attesa”, arrivata “rispettando i tempi preventivati” (Borgomeo aveva sempre parlato di fine luglio, ndr). “Qf e i suoi autorevoli investitori possono far ripartire lo stabilimento di Campi Bisenzio con un progetto innovativo a livello nazionale”, afferma Nardella.
Più prudente il presidente della Regione, Eugenio Giani, che pur ritiene “apprezzabile” aver reso noti i nomi degli investitori: “Restano ancora alcuni aspetti da chiarire – afferma – la Regione farà la sua parte nell’interlocuzione al tavolo tecnico convocato al Mise il prossimo 4 agosto con istituzioni, azienda e investitori”.
Silvia Pieraccini