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29 marzo 2022

Bmb (borse) acquisisce Bergamini (portafogli)

La pelletteria terzista di Scandicci (22,6 milioni di ricavi 2021) allarga i prodotti grazie a un bond da 1,5 milioni sottoscritto da Sici.

Silvia Pieraccini

La pelletteria Bmb di Scandicci (Firenze), terzista di borse per brand del lusso, allarga la gamma acquisendo il 70% di una storica azienda bolognese, Pelletteria Bergamini 1960, produttore di portafogli per marchi premium e proprietaria al 100% di una fabbrica in Tunisia (Maromed 1992 a Tunisi, che conta più di 150 addetti). L’operazione, che sarà chiusa il 31 marzo, è stata in gran parte finanziata con l’emissione di un prestito obbligazionario da 1,5 milioni di euro sottoscritto da Sici Sgr, la società fiorentina di gestione del risparmio che fa capo indirettamente alla Regione Toscana. Advisor di Bmb sono stati Deloitte Legal per gli aspetti legali e Trim Corporate Finance per quelli finanziari.

Bergamini vuol tornare a splendere col near-reshoring

Pelletteria Bergamini è stata in passato un fornitore strategico di Furla, arrivando a superare i 12 milioni di euro di fatturato. Nel 2021 i ricavi si sono fermati a 2,7 milioni di euro, ma l’obiettivo di Bmb è riportarla ai livelli di un tempo, proponendosi come fornitore dei marchi premium che fanno reshoring dall’Asia e che – spiega Anton Magnani, amministratore di Bmb – non potranno mai permettersi il made in Italy.

Bmb, in mano allo stesso Magnani e a un gruppo di manager tra cui Stefano Zecchi e Guido Carissimo, ha chiuso il 2021 con un fatturato di 22,6 milioni di euro (+17% sul 2020) – che si avvicina ai livelli pre-Covid (23,5 milioni) – e un margine operativo lordo (ebitda) di 1,3 milioni. Gli addetti che lavorano a Scandicci sono 130. Anche l’anno scorso Bmb ha continuato a investire nel rafforzamento della filiera, acquisendo il 95% del trapuntificio Il Giglio, e ora incrementerà le sinergie con i nuovi arrivati. “Bmb rimarrà il veicolo di produzione per i brand del lusso – sottolinea Magnani – mentre Bergamini sarà il veicolo di produzione per i brand premium, in un’ottica di sinergie operative all’interno del bacino mediterraneo. Abbiamo scelto di rimanere indipendenti e di essere noi ad aggregare guardando alle competenze delle filiera”.

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Silvia Pieraccini

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