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17 ottobre 2022

Bioraffineria Eni a Livorno, obiettivo 2025 per la realizzazione

Il progetto (che piace agli enti locali) prevede tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati.

La raffineria Eni di Livorno può diventare una moderna bioraffineria: secondo quanto ha reso noto l’azienda, la progettazione dei nuovi impianti a Livorno sarà ultimata entro il 2023, e la realizzazione potrebbe avvenire entro il 2025. L’annuncio di Eni fa seguito alle anticipazioni del marzo scorso, e all’incontro dei rappresentanti del cane a sei zampe con il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Livorno Luca Salvetti, e il sindaco di Collesalvetti Adelio Antolini.

Lo studio di fattibilità per la bioraffineria – quella di Livorno sarebbe la terza per Eni, dopo Venezia e Gela – prevede la costruzione di tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati: un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining da 500mila tonnellate/anno e un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano. La realizzazione della nuova bioraffineria all’interno dell’area industriale di Stagno, che oggi ospita gli impianti per la produzione di carburanti e lubrificanti, secondo l’azienda consentirebbe di massimizzare le sinergie con le infrastrutture già disponibili e di assicurare un futuro produttivo e occupazionale al sito.

Il progetto piace alle istituzioni locali

“La coesistenza di impianti bio e tradizionali – sostiene Giuseppe Ricci, direttore Energy Evolution di Eni – è stata proficuamente testata con la recente produzione a Livorno di Eni Biojet, il primo Saf (Sustainable Aviation Fuel), esclusivamente da materie prime di scarto, grassi animali e oli vegetali esausti grazie alla sinergia con la bioraffineria Eni di Gela. Il nostro obiettivo è aumentare la disponibilità di prodotti decarbonizzati e sostenibili ai nostri clienti e di traguardare i target di riduzione delle emissioni scope 3”. Si tratta di emissioni indirette che si verificano nella catena del valore dell’azienda, e includono le emissioni sia a monte che a valle.

Il piano di trasformazione della raffineria di Livorno, afferma Eni, “sarà oggetto di un percorso di confronto con le istituzioni del territorio e con le organizzazioni sindacali di categoria nell’ambito del modello di relazioni industriali partecipativo e inclusivo”. Il progetto piace ai Comuni coinvolti, e anche alla Regione: “Si tratta di scelte lungimiranti, compatibili con il territorio di riferimento, che potranno altresì beneficiare della competitività infrastrutturale derivante dall’ammodernamento dello stesso porto di Livorno con la Darsena Europa”.

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