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Startup

19 gennaio 2023

Baker Hughes, ecco le prime tre startup innovative per Nuovo Pignone

A Firenze nuove idee per la transizione energetica, arrivano i risultati dello scouting condotto da Nana Bianca.

Robot per la logistica, carbon capture per i residui di processi industriali, produzione ecocompatibile di grafene: sono gli ambiti in cui operano le prime tre startup selezionate per l’Energy Ideas Generation Program di Baker Hughes, programma di accelerazione per imprese ad alto contenuto tecnologico realizzato in collaborazione con lo startup studio fiorentino Nana Bianca. L’iniziativa di open innovation, presentata nell’aprile scorso, è stata concepita per sviluppare progetti a sostegno della transizione energetica nei suoi aspetti più vari, con il potenziale delle startup innovative.

Quattro mesi per il percorso di accelerazione

AdapTronics, Resilco, Graphene-Xt sono state scelte tra le 56 che si sono candidate e sulle quali è stato fatto il lavoro di scouting e ricerca da parte di Nana Bianca. Ogni startup selezionata partecipa a un percorso di 16 settimane di accelerazione e avrà a disposizione un contributo di 25mila euro per lo sviluppo del proprio progetto, beneficiando della mentorship dei team di Nana Bianca e dell’accesso alle competenze e strutture di Baker Hughes, che le ospiterà nel sito di Nuovo Pignone a Firenze. “Verranno all’interno dei nostri centri di innovazione per vedere se da lì nasceranno le nostre idee per il futuro“, ha dichiarato a T24 il presidente di Nuovo Pignone, Paolo Noccioni.

Lo scouting di Nana Bianca si è indirizzato su tre filoni specifici: la ricerca e lo sviluppo di materiali innovativi che possano essere alla base di nuove soluzioni per la transizione energetica; la gestione intelligente della supply chain; la ricerca e lo sviluppo di soluzioni e tecnologie per decarbonizzare le industrie pesanti. “Baker Hughes aiuta le startup selezionate a raggiungere una fase di sviluppo più avanzata in poche settimane ed essere potenzialmente utili per raggiungere gli obiettivi di decabonizzazione”, afferma spiega Chris Pin Harry, responsabile della ricerca tecnologica in seno alla nuova divisione Iet (Industrial & Energy Technology) di Baker Hughes, della quale fa parte anche Nuovo Pignone.

Nuove tecnologie per la transizione

AdapTronics, spin-off dell’Università di Bologna, produce dispositivi per la logistica che “reinventano” l’azione di presa robotica di oggetti di qualsiasi forma, dimensione e materiale. La startup sviluppa infatti una tecnologia proprietaria a film sottile che diventa adesiva a comando per elettrostaticità, con un’alta densità di forza, un peso e un consumo energetico minimi: una tecnologia abilitante per sistemi robotici automatizzati ed efficienti riguardo a presa e manipolazione di oggetti, in un’ampia gamma di mercati fra cui anche l’automazione industriale.

Resilco, nata a Bergamo nel 2019, si occupa in particolare della valorizzazione di rifiuti industriali che oggi hanno come unica destinazione lo smaltimento in discarica. In un’ottica di economia circolare, la società ha sviluppato diverse tecnologie brevettate per il trattamento di residui di processi industriali – dalle scorie di acciaieria al particolato fine dei termovalorizzatori, fino alle polveri dei cementifici – con effetto carbon capture.

Graphene-Xt, fondata a Bologna nel 2017, detiene un brevetto sulla tecnologia di produzione del grafene – nanomateriale costituito da un sottile strato di carbonio – in quantità industriali, basandosi su un metodo innovativo ed eco-compatibile. Il grafene prodotto è in grado di essere depositato su un elevato numero di superfici, sposando tutte le applicazioni possibili, dall’elettronica alla medicina, e applicazioni industriali quali lubrificanti ad alte prestazioni.

“E’ una grande occasione per Firenze”

“Con questo progetto – commenta Paolo Barberis, cofondatore di Nana Bianca – elaborato insieme a Baker Hughes, abbiamo la possibilità di attrarre a Firenze le startup innovative che vogliono lavorare sulle tecnologie del settore dell’energia verde, uno dei settori che conosce da tempo una interessante espansione e all’interno del quale è destinata a crescere la quota dell’occupazione. Pensiamo che l’avvio di questo progetto sia una grande occasione per tutta la città, per i giovani innovatori che possono crescere grazie al confronto con i mentor dell’Energy Ideas Generation Program e per i vantaggi che offre l’open innovation, strumento decisivo per l’esplorazione delle nuove frontiere energetiche”.

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